Può un vulcano congelare l’atmosfera?

I dati incredibili della ricerca internazionale pubblicata dulla rivista Scientific Reports, condotta in collaborazione fra l'Istituto di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), l'Istituto per il supercalcolo di Barcellona e Università di Padova

Un vulcano in grado di congelare l’atmosfera. Potrebbe sembrare un paradosso o l’inizio di un film di fantascienza. In realtà, è già accaduto e, ancora una volta, la natura dà prova della sua forza e imprevedibilità. 

Il vulcano Anak Krakatau

Il 23 dicembre 2018, l’eruzione vulcano Anak Krakatau – l’isola che emerse dopo la distruzione totale dell’antica Krakatoa provocata proprio dall’eruzione pliniana del 1883 – provocò alcune frane sottomarine devastando lo Stretto della Sunda e causando la morte di oltre 220 persone e 843 feriti. Le frane causarono anche uno tsunami con onde alte almeno 20 metri, che si sono abbattute sulle spiagge di Giava e Sumatra.

Cosa è successo nell’atmosfera

La distruzione causata dall’eruzione sulla terra ferma è stata immediatamente visibile a tutti. Ma cosa è successo nell’atmosfera? Il vulcano indonesiano, infatti, nel corso dell’eruzione ha prodotto nubi di polveri che hanno generato nell’atmosfera fino a dieci milioni di tonnellate di ghiaccio. Questo ha fatto sì che, a quota 18 chilometri dalla Terra, la temperatura scendesse sotto gli 80 gradi. Allo stesso tempo si è generata una pioggia di circa 100.000 fulmini, fino a 72 al minuto, per sei giorni consecutivi. A ricostruire questo scenario è la ricerca internazionale pubblicata dulla rivista Scientific Reports, condotta in collaborazione fra l’Istituto di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), l’Istituto per il supercalcolo di Barcellona e Università di Padova.