Macron regala un'altra quercia a Trump

Gliene manderò un'altra”. Sono le parole con cui Emmanuel Macron ha promesso di spedire al presidente americano, Donald Trump, un'altra quercia da piantare nel giardino della Casa Bianca come simbolo dell'amicizia fra Parigi e Washington. Rispondendo a una domanda sulla morte dell'alberello piantato l'anno scorso, il capo dell'Eliseo – intervistato dalla tv svizzera RTS – ha affermato: “il simbolo era quello di piantarla insieme. E' stata sfortunata, non ha sopravvissuto dopo essere stata sottoposta a un regime un po' duro”. L'albero, proveniente dalle foreste francesi, era stato posto in quarantena fitosanitaria in base alle leggi doganali americane sulle piante che arrivano dall'estero. “Ma – ha concluso Macron – non bisogna vedere simboli là dove non ve ne sono”.

La prima quercia

Correva l'anno 2018, quando i due leader, davanti a numerose telecamere, presero in mano una pala per piantare il simbolo dell'amicizia tra Usa e Francia. Divertite e vicine, a fasi alterne mano nella mano, Brigitte e Melania supportarono, senza intervenire, l'iniziativa promossa dai mariti. Un bel gesto, le immagini fecero il giro del mondo, che ha avuto un triste epilogo. Indubbiamente per la quercia. Già pochi giorni dopo la piantumazione, l'albero era sparito: “È finito in quarantena”, aveva spiegato all'epoca l'ambasciatore francese negli Usa, Gerard Araud. Dalla quarantena, la quercia non è più tornata. Per fortuna il presidente francese è stato molto attento sia alla forma sia alla sostanza, non era affatto scontato che il titolare dell'Eliseo si facesse carico di inviare una nuova pianta al presidente degli Stati Uniti Donald Trump. D'altronde non bisogna dimenticare il precedente più famoso, ci riferiamo ad un altro regalo ben più visibile fatto dai francesi agli statunitensi: la statua della Libertà. Infatti l'opera progettata Frederic Bartholdi, con la collaborazioni di Gustave Eiffel, è stato un dono dei transalpini per il fronte Unionista durante la Guerra di Secessione americana.