Juliette Binoche con un’inedita delegazione francese dal Papa per salvare la terra

Un percorso nato dall’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco.

Oggi, 3 settembre, una delegazione proveniente dalla Francia composta da attori, ricercatori, attivisti sarà ricevuta in udienza privata da Papa Francesco a Santa Marta per discutere della questione ambientale.

Il progetto avviato a Lourdes

Saranno 13 le personalità, appartenenti a mondi molto diversi tra loro ma accomunate dalla stessa preoccupazione per la cura della “casa comune”, che saranno guidate da Monsignor Eric de Moulins Beaufort, arcivescovo di Reims e presidente della Conferenza episcopale francese. L’incontro fa parte del progetto avviato lo scorso novembre all’Assemblea plenaria di Lourdes dalla Chiesa di Francia: un percorso di tre anni nato dall’enciclica Laudato sì di Papa Francesco e volto a far entrare lo sguardo di una “ecologia integrale” nel cuore stesso della vita cristiana, dalle diocesi alle comunità religiose e ai movimenti.

Si discuterà del tema della “casa comune”

Nel 2018 l’attrice francese Juliette Binoche assieme all’astrofisico Aurelien Barrau, aveva lanciato su “Le Monde” una petizione internazionale, riuscendo a raccogliere 200 firme nel mondo dello show biz e accademico, per sensibilizzare l’opinione pubblica della necessità di un cambio di rotta nei consumi, nelle abitudini, nello stile di vita. Le risorse della terra, purtroppo, non sono infinite. Sia Binoche che Barrau avevano messo in evidenza, nel loro appello, che gli economisti che promettono una crescita infinita non dicono il vero e di fatto contraddicono le leggi della fisica e della biologia, ovvero la capacità di riproduzione e perennità delle specie. Appello che Barrau aveva cosi sintetizzato: “il nostro stile di vita è senza senno. Siamo tutti colpevoli, ma certi miliardari e tanti politici sono privi di vergogna”.

Farà parte della delegazione Pablo Servigne, ricercatore e teorico della ”collapsologia”, una teoria catastrofista che in Francia sta guadagnando terreno a fronte dei cambiamenti climatici e che teorizza l’imminente collasso della nostra civiltà. Sarà presente anche Valérie Cabanes, giurista esperta in diritto internazionale e co-fondatrice del movimento “End Ecocide on Earth3” che si prefigge di far riconoscere l’ecocidio come crimine contro la pace e le generazioni future.