Il 2017 in dodici foto

Cala il sipario sul 2017. Un anno nel quale si sono susseguiti fatti ed eventi destinati ad entrare nella storia: dal giuramento di Trump 45mo Presidente degli Stati Uniti d'America, all'addio al calcio di Francesco Totti; dagli attentati in Occidente al referendum in Turchia, passando per i viaggi di Papa Francesco. E ancora: la gaffe della notte degli Oscar, lo scandalo delle molestie sessuali a Hollywood, fino all'esclusione dell'Italia dai Mondiali di Calcio 2018. In Terris ha selezionato dodici scatti, uno per ogni mese di questo anno, che meglio rappresentano i fatti più importanti accaduti nel 2017.

 

Gennaio – Trump giura come 45mo Presidente Usa

Il giuramento di Donald Trump (Photo EPA)

E' il 20 gennaio quando Donald Trump presta giuramento ripetendo la formula solenne pronunciata dal presidente della Corte Suprema, John Roberts. Accanto a lui i suoi cinque figli, insieme alle massime autorità del Paese e agli ex presidenti George W. Bush, Bill Clinton e Jimmy Carter, con le rispettive mogli. Giura mettendo la mano sinistra su due Bibbie (una gliela regalò sua madre, quando aveva solo nove anni, l'altra è appartenuta ad Abramo Lincoln). “Gli americani vogliono le scuole per i figli, sicurezza per il quartiere e lavoro per se stessi. Queste sono richieste giuste e ragionevoli da parte di persone giuste“, dice prima di rivolgere un pensiero a chi soffre: “Per troppo cittadini c'è una realtà differente, madri e figli che lottano per arrivare a fine mese, aziende arrugginite come pietre tombali, un sistema di istruzione che spreca soldi e lascia gli studenti senza conoscenza, crimini e bande e droga che portano via le vite ma questi problemi si fermano qui, ora”. Ha così inizio l'era del tycoon. (Photo EPA)

 

Febbraio – Gaffe alla consegna degli Oscar

Il team del film “La La Land” aveva già iniziato a festeggiare. Di statuette ne aveva già portate a casa 6 su 14 (tra cui Miglior attrice per Emma Stone e Miglior regia per Damien Chazelle). Ma l'Oscar più prestigioso, ovvero quello come Miglior Film gli viene assegnato per sbaglio. “C'è stato un errore: è 'Moonlight' il Miglior film – dice il produttore del musical, Jordan Horowitz a un pubblico incredulo -. Non è uno scherzo”. Cosa è accaduto? Warren Beatty e Faye Dunaway sono sul palco per l'annuncio, quando Beatty apre la busta nota qualcosa di strano e, dubbioso, mostra il cartoncino alla collega che non esita a proclamare “La La Land” vincitore dell'Oscar. I dubbi dell'attore 80enne sono legati al fatto che la busta che gli è stata consegnata appartiene a un'altra categoria. Il primo a rendersi conto dell'errore è il produttore Fred Berger, che con la statuetta in mano dice: “A proposito, abbiamo perso“. (Photo Alliance)

 

Marzo – Attentato a Westminister bridge

Cinque morti e quaranta feriti: è il bilancio del pomeriggio di sangue del 22 marzo. Nel cuore di Londra, mentre il Big Ben rintocca le sei del pomeriggio, un uomo sulla quarantina si lancia a tutta velocità con un Suv lungo il Westminster Bridge, travolgendo molte persone, per poi finire la sua corsa davanti ad uno degli ingressi del Parlamento inglese. Uscendo dal veicolo armato di coltello, colpisce a morte un agente di polizia prima di cadere lui stesso sotto il fuoco di reazione delle forze dell'ordine. Attorno solo urla e tanta paura. Vengono chiusi i cancelli di Buckingham Palace con la regina al suo interno, la vicina metropolitana e il London Eye, la ruota panoramica londinese che sovrasta il Tamigi. Scotland Yard conferma: è un attentato. (Photo AFP)

 

Aprile – Turchia, Erdogan vince il referendum

Il 16 aprile in Turchia vengono approvate, tramite referendum, le riforme sul presidenzialismo fortemente volute da Erdogan. Alle urne vince il “Sì” con il 51,3 per cento. Il “No” si ferma al 48,7 per cento. L'opposizione insorge e parla apertamente di brogli elettorali, perché un alto numero di certificati non presenterebbero il timbro ufficiale. “La Turchia ha preso una decisione storica di cambiamento e trasformazione che tutti devono rispettare, compresi i Paesi che sono nostri alleati – dice Erdogan nel suo primo discorso dopo la vittoria -. La Turchia ha preso la sua decisione con quasi 25 milioni di cittadini che hanno votato sì, con quasi 1,3 milioni di scarto. È facile difendere lo status quo, ma molto più difficile cambiare. Voglio ringraziare ogni nostro cittadino che è andato a votare. È la vittoria di tutta la nazione, compresi i nostri concittadini che vivono all'estero. Questi risultati avvieranno un nuovo processo per il nostro Paese”. (Photo EPA)

 

Maggio – Papa Francesco vola a Fatima nel Centenario delle apparizioni

Con Cristo e Maria, noi rimaniamo in Dio. Infatti, 'se vogliamo essere cristiani, dobbiamo essere mariani, cioè dobbiamo riconoscere il rapporto essenziale, vitale e provvidenziale che unisce la Madonna a Gesù, e che apre a noi la via che a Lui ci conduce'”. E' il saluto che rivolge Papa Francesco alle migliaia di persone che affollano il piazzale antistante il Santuario della Cova de Iria, per recitare con il Pontefice la preghiera del rosario alla vigilia del centenario delle apparizioni della Vergine Maria a Fatima. Sotto un cielo stellato, Bergoglio benedice le candele, la cui fiamma danza piegata dal vento che soffia dolcemente sul piazzale. Ai fedeli ricorda che bisogna anteporre “la misericordia” al “giudizio di Dio”, che avverrà “alla luce della sua misericordia”. Ovviamente, sottolinea il Papa, “la misericordia di Dio non nega la giustizia”, perché Gesù “non negò il peccato”, ma lo ha “pagato per noi sulla Croce“. Il 13 maggio, a cento anni esatti dalla prima apparizione, il Pontefice proclama Santi Giacinta e Francisco Marto, due dei tre pastorelli a cui apparve la Madonna. (Photo L'Osservatore Romano)

 

Giugno – Incendio alla Grenfell Tower di Londra

E' la notte del 14 giugno quando nella Grenfell Tower, un grattacielo di 24 piani situato nel quartiere di North Kensington di Londra, divampa un incendio. Duecentocinquanta vigili del fuoco e quarantacinque autopompe intervengono nelle operazioni di spegnimento e di soccorso, rese estremamente complesse dalla violenza del rogo e dal timore di un cedimento strutturale dell'edificio. Dopo tre giorni il capo dei pompieri Dany Cotton dichiara che non ci sono più speranze di trovare superstiti. Si stima che siano morte fra le fiamme almeno ottantasette persone. Settanta sono rimaste ferite. Tuttavia, il bilancio definitivo non sarà disponibile fino al 2018 a causa delle difficoltà nell'identificazione dei cadaveri e nel definire l'esatto numero di persone presenti nella torre al momento dell'incendio. Vittime del rogo anche due giovani architetti veneti, morti abbracciati nel rogo dopo aver salutato i familiari al telefono. (Photo ANSA)

 

Luglio – Incendi dolosi sul Vesuvio

L'alba dell'11 luglio rimarrà impressa nella memoria di tutti gli abitanti del Golfo di Napoli: il cielo è giallastro e aria irrespirabile. Il Vesuvio è in fiamme. Uno scenario apocalittico che durerà giorni, illuminando con lingue di fuoco le notti e oscurando il giorno con fumo nero e denso. Otto i focolai e altrettanti inneschi dolosi vengono trovati dai pompieri. Forse più di un piromane, in una sola notte, è riuscito a devastare oltre settanta ettari di verde del Parco Nazionale del Vesuvio. Torre del Greco, Ottaviano, Trecase, Terzigno, Ercolano, San Giuseppe Vesuviano, Boscotrecase, Torre Annunziata, sono i comuni che più subiscono i disagi connessi ai roghi. Per il fumo, e l'incombere delle fiamme, alcune abitazioni vengono evacuate. (Photo AP)

 

Agosto – Attentato sulle Ramblas di Barcellona

Il terrorismo di matrice islamica colpisce ancora una volta l'Europa nel pomeriggio del 17 agosto. A Barcellona un furgone si lancia sulla folla delle Ramblas, travolgendo cittadini e turisti. Tredici i morti e cento feriti è il bilancio dell'attacco rivendicato poche ore dopo dall'Isis. Il premier spagnolo, Mariano Rajoy, conferma la “matrice jihadista” dell'attentato. Due persone vengono arrestate, ma le forze dell'ordine continuano a dare la caccia ad una terza che potrebbe essere il conducente del furgone. Di notte un altro attacco a Cambrils, città catalana a circa due ore d'auto da Barcellona. Sei civili e un poliziotto vengono feriti. Gli attentatori, che indossano cinture esplosive, si sono lanciati con un Audi A3 contro la folla nell'area pedonale del lungomare, prima di essere intercettati dalla polizia. Nel successivo conflitto a fuoco, gli agenti sparano uccidendo quattro assalitori ferendone un quinto, che muore il giorno dopo. Secondo le autorità locali i due attacchi sarebbero collegati. (Photo Getty Images) 

 

Settembre – Trema la terra in Messico

Nella notte del 19 settembre, la terra trema in Messico. Un sisma di 7,1 della scala Richter uccide 217 persone. Soltanto nella Capitale si registrano 117 vittime; grave bilancio anche nello stato di Morelos, con 72 morti e a Puebla con 43 decessi. Almeno 4 milioni e mezzo di persone rimangono senza elettricità. “La priorità in questo momento è continuare a cercare chi è rimasto sotto le macerie e curare i feriti – dice il presidente messicano, Enrique Pena Nieto, in un messaggio trasmesso dalla televisione in cui si esorta la popolazione alla calma -. La popolazione rimanga nelle proprie case se sono al sicuro evitando di intasare le strade dove devono passare i mezzi d'emergenza”. (Photo Getty Images)

 

Ottobre – La Catalogna vota per l'indipendenza dalla Spagna

Un'ondata di violenza travolge la Catalogna, nel giorno che nelle intenzioni del governo di Barcellona doveva essere quello di una “gioiosa” celebrazione elettorale. La polizia spagnola interviene con la forza in centinaia di seggi elettorali per impedire lo svolgimento del referendum d'indipendenza. I cittadini riescono comunque a recarsi alle urne e nella serata del primo ottobre con una dichiarazione solenne il presidente Carles Puigdemont annuncia che “i cittadini catalani si sono guadagnati il diritto ad uno Stato indipendente”. Le immagini della violenza degli agenti spagnoli e dei volti insanguinati dei civili fanno il giro del pianeta grazie ai social network, provocando l'indignazione dell'opinione pubblica mondiale. (Photo AFP)

 

Novembre – L'Italia è fuori dai Mondiali di Calcio

Apocalisse. E' il termine usato dal presidente della Federcalcio Tavecchio in caso di mancata qualificazione ai Mondiali in Russia. E apocalisse è. L'Italia non riesce a battere la Svezia ed è fuori dalla fase finale dei campionati del mondo per la seconda volta nella storia, dopo l'eliminazione subita nel 1958 ad opera dell'Irlanda del Nord. E' l'anno zero del nostro calcio, un fallimento totale, sportivo ed economico, un ridimensionamento clamoroso che non potrà non avere conseguenze. Alla fine le lacrime di Gigi Buffon: “Dispiace per non per me, ma per il movimento, perché abbiamo fallito e anche a livello sociale poteva essere veramente importante. Mi dispiace solo che l'ultima partita ufficiale in Nazionale sia coincisa con l'eliminazione. Sicuramente non siamo riusciti a esprimere il meglio, ma c'è un futuro per il calcio italiano, perché noi siamo caparbi, abbiamo forza e orgoglio, dopo le brutte cadute troviamo il modo di rialzarci“. (Photo AFP)

 

Dicembre – Trump riconosce Gerusalemme capitale d'Israele

Donald Trump riconosce Gerusalemme quale capitale dello Stato d'Israele. Un annuncio storico che segna l'inizio di un periodo di forte tensione in tutta l'area del Medio Oriente, nonostante il tycoon affermi che “gli Stati Uniti sono impegnati a facilitare il processo di pace in Medio Oriente”. Secondo il presidente, “Israele è uno stato sovrano che ha il diritto, come ogni altro Paese, di decidere la sua capitale. Essere consapevole di questo è una condizione necessaria per raggiungere la pace. Gerusalemme non è solo il cuore di tre religioni ma di una delle democrazie più importanti al mondo. Gli israeliani hanno costruito un Paese dove tutti sono liberi di professare la loro religione. Gerusalemme è e deve restare un posto dove tutti possono pregare“. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, definisce la scelta del presidente come “una pietra miliare” e “una decisione storica”, sostenendo come questa sia “un passo importante verso la pace, perché non ci può essere alcuna pace che non includa Gerusalemme come capitale di Israele… Voglio anche che sia chiaro che non ci sarà alcun cambiamento nello status quo dei Luoghi Santi. Israele assicurerà sempre libertà di culto a ebrei, cristiani e musulmani”. Su questo punto, interviene anche Papa Francesco dicendo: “Gerusalemme è una città unica, sacra per gli ebrei, i cristiani e i musulmani, che in essa venerano i luoghi santi delle rispettive religioni, ed ha una vocazione speciale alla pace. Tale identità sia preservata e rafforzata a beneficio della Terra Santa, del Medio Oriente e del mondo intero e che prevalgano saggezza e prudenza”. (Photo EPA)