Einstein aveva ragione: in montagna il tempo scorre più veloce

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Albert Einstein aveva ragione: in montagna il tempo scorre molto più velocemente che a valle, come previsto nella sua Teoria della Relatività. A confermare gli studi del noto fisico un esperimento, condotto sulle Alpi, e più precisamente nel traforo del Frejus, con un orologio atomico trasportabile. Grazie alla sua straordinaria precisione, i ricercatori dell'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (Inrim) hanno constatato che il tempo scorre in modo impercettibilmente più veloce, rispetto alla pianura, a causa della diversa forza di gravità, proprio come previsto da Einstein. L'esperimento che conferma anche la doppia utilità degli orologi atomici, perfettamente funzionanti anche al di fuori dei laboratori. Dunque potranno essere impiegati per “prendere le misure” della Terra e del suo campo gravitazionale con maggiore precisione.

Nuove misure

I risultati dello studio, pubblicato sulla rivista Nature Physics, parlano di “un'importante prova di principio, che apre la strada ad un nuovo ramo della scienza chiamato geodesia relativistica – spiega all'Ansa Davide Calonico, ricercatore dell'Inrim -. Finora questo genere di misure riguardanti la conformazione della Terra e il suo campo gravitazionale (utili per conoscere la geografia e la geologia di un territorio) venivano fatte con l'aiuto dei satelliti: i risultati, molto precisi, erano però dei valori medi su aree di 10-20 chilometri quadrati. Trasportando sul posto gli orologi atomici di nuova generazione, quelli ottici, potremo invece ottenere delle misure puntuali, con una sensibilità al centimetro e una maggiore rapidità, così da monitorare anche le variazioni della gravità nel tempo, per valutare ad esempio i cambiamenti del suolo in caso di dissesto idrogeologico”.

Misurare la gravità

In effetti, aggiunge Calonico, la fattibilità della misurazione della gravità con gli orologi atomici “è stata dimostrata trasportando un orologio atomico grande quanto un container fin dentro al tunnel del Frejus, tra Francia e Italia”. Lo scorrere del tempo nel cuore della montagna è stato poi confrontato con quello misurato in modo super preciso nella sede Inrim di Torino da un orologio atomico a itterbio e da una fontana atomica al Cesio. Il confronto, in tempo reale, dei segnali, reso possibile da un collegamento in fibra ottica realizzato dall'Inrim e lungo ben 150 chilometri, ha permesso di calcolare la diversa forza di gravità fra le due località. “I risultati sono coerenti con le misurazioni geodetiche fatte con i metodi tradizionali, anche se un po' meno precise – conclude il ricercatore -. Rendendo la tecnica più accurata, potremo misurare il campo gravitazionale in modo standard per tutti i Paesi e con una risoluzione senza precedenti, permettendo ad esempio di monitorare le dinamiche delle correnti oceaniche e l'innalzamento del livello dei mari”.