Bologna, arriva il “tortellino dell'accoglienza”: ecco cos'è

Quando si parla di tortellini, è impossibile non pensare al piatto tipico della gastronomia emiliana. Si tratta di una delle paste all'uovo tra le più conosciute e apprezzate al mondo: la sfoglia racchiude un ripieno profumato e saporito che fa sciogliere ogni palato. Ma come si prepara il ripieno di questo piccolo capolavoro della cucina bolognese? Per evitare confusione, la “Confraternita del tortellino” nel 1974 – come riporta il sito www.giallozafferano.it – ha depositato la ricetta originale: lombo di maiale, prosciutto crudo, mortadella di Bologna, Parmigiano Reggiano, uova e noce moscata. Sempre secondo la ricetta originale, la sfoglia deve essere preparata con farina ed uova, e ogni tortellino deve essere ricavato da un pezzettino di sfoglia di 4 cm per lato. 

La festa di San Petronio

Il 4 ottobre la città e l'arcidiocesi di Bologna saranno in festa per celebrare il loro patrono San Petronio. Un giorno che non sarà come gli altri, in quanto in quello seguente, il 5 ottobre, l'arcivescovo Maria Zuppi sarà creato cardinale da Papa Francesco. Una giornata ricca di eventi: si inizia alle 10 in Cappella Farnese con il convegno pubblico “Famiglia è accoglienza”; alle 15 poi ci si sposta sul crescentone, il collettivo artistico che porta il progetto Bologna Portici aperti in piazza e che terrà lo spettacolo finale alle 19, per un pomeriggio di sport e tortellini dove si potranno assistere a lezioni di pasta e tortellini con le sfogline. Alle 17 ci sarà la messa celebrata da mons. Zuppi e dalle 21, i tradizionali fuochi pirotecnici in piazza Maggiore.

Il debutto del tortellino dell'accoglienza

Quest'anno sulla scena farà il suo debutto il “tortellino dell'accoglienza”. Ma di cosa si tratta? Bandita la carne di maiale – e quindi niente prosciutto e mortadella – che verrà sostituita con la carne di pollo. Il motivo? Permettere a tutti di gustare questa specialità regionale, anche a chi per motivi religiosi non può mangiare determinati tipi di carne come quella suina. Un'idea che, però, l'arcidiocesi di Bologna ha spiegato non appartenere all'arcivescovo Matteo Maria Zuppi il quale, si legge nella nota, “ha appreso la notizia del tortellino con carne di pollo solo questa mattina e dai media. Era all’oscuro dell’iniziativa annunciata in conferenza stampa dal Comitato cittadino per le manifestazioni petroniane. Il Comitato ha previsto che accanto ai quintali di tortellini conformi alla ricetta depositata, siano preparati anche pochi chilogrammi senza maiale per chi non può mangiarne per diversi motivi. Nella città in cui il cardinal Farnese nel 1661 emise il bando contro la contraffazione della mortadella con tanto di pene pecuniarie e corporali per i trasgressori, il prossimo cardinale Zuppi non poteva certo cambiare la tradizione”. E ancora: “E’ sorprendente che una fake news sia utilizzata per confondere bolognesi e italiani e tanto più che una normale regola di accoglienza e di riguardo verso gli invitati sia interpretata come offesa alla tradizione. Infatti la preoccupazione è che tutti possano partecipare alla festa, anche chi ha problemi o altre abitudini alimentari o motivi religiosi. Alcune polemiche e strumentalizzazioni non sono accettabili neanche in campagna elettorale. Con la festa di san Petronio continueremo a vivere la tradizione della nostra città e della nostra Chiesa. Sarà come sempre un momento di unità intorno al Padre defensor di tutti i bolognesi.