Geotermia: la nuova frontiera del turismo

Nei mesi scorsi, Enel Green Power (società impegnata nello sfruttamento di energia elettrica derivante da fonti rinnovabili) ha posto l'accento sull’ulteriore incremento delle visite ai siti geotermici toscani (già ben avviate negli anni precedenti), stimando oltre 60.000 nuovi accessi; in particolare per ammirare Larderello e il Parco delle Fumarole (entrambi in provincia di Pisa) e il Parco delle Biancane (Grosseto).

Il fenomeno

Gli aspetti altrettanto confortanti sono stati quelli del coinvolgimento trasversale che ha portato nei siti le scuole e i turisti di ogni età (non soltanto italiani) nonché il parallelo interessamento delle strutture ricettive, della ristorazione e dell’escursionismo; il tutto accogliendo i visitatori a 360 gradi, grazie all’investimento culturale ed economico delle istituzioni e degli operatori turistici. A ciò si aggiungano anche delle pubblicazioni specifiche, realizzate con lo scopo di far conoscere questa splendida realtà italiana, spesso non sufficientemente illustrata dai media.

Il primo sito

L’Italia può orgogliosamente vantare il primo sito geotermico di lavorazione a uso industriale al mondo, avviato il 4 luglio del 1904, a Larderello, grazie al principe Piero Ginori Conti che ne intravide subito la potenzialità.

Museo

A Larderello esiste anche un museo della geotermia, con ingresso gratuito, visitato da migliaia di persone ogni anno. Sul sito dei musei della Val di Cecina si legge: si legge “L’esposizione museale racconta la storia dell’energia geotermica illustrando le tecniche di ricerca e perforazione tramite modelli. E’ un museo fortemente multimediale particolarmente adatto per comprendere il fenomeno geotermico ed i suoi sviluppi industriali”. E’ possibile anche visitare un soffione boracifero nonché una centrale geotermoelettrica.

Tesori da scoprire

Il portale dell'Unione comuni montana colline metallifere spiega invece: “Quella delle ‘Biancane’ è una zona straordinaria per le sue emissioni di vapori e per il modo in cui l’energia ha modificato l’habitat naturale e i colori tipici della natura delle Colline Metallifere. Proprio per queste caratteristiche geologiche e climatiche si è sviluppata in quest’area una flora atipica che la rende unica. I vapori bianchi che fuoriescono dal terreno, il fango in ebollizione e le macchie biancastre che segnano il suolo regalano a questo paesaggio un aspetto suggestivo ed inconsueto. Il Comune di Monterotondo Marittimo ed Enel Green Power hanno pensato di valorizzare questo patrimonio naturalistico creando un percorso tra le manifestazioni geotermiche più affascinanti della zona e le testimonianze ‘storico-industriali’ dello sfruttamento del fluido endogeno da parte dell’uomo”. E’ importante sottolineare come anche questa visita al Parco delle Biancane sia completamente gratuita.

Soli

La realtà toscana, tuttavia, al momento rimane unica in Italia, non affiancata da altre regioni in grado di ripetere le stesse esperienze e iniziative poiché prive di strutture analoghe, di impianti di sfruttamento dell’energia geotermica (spesso costosi e a rischio di bocciatura per la contemporanea fuoriuscita di zolfo, ammoniaca, mercurio e arsenico).

La Toscana, inoltre, è una terra fortunata, poiché alla risorsa turistica geotermica può abbinare anche quella relativa al recupero e alla rivalutazione delle ex miniere, ora trasformate in parchi minerari. Ricordiamo, ad esempio, Gavorrano (Grosseto) e l’isola d’Elba (Livorno), con musei e itinerari specifici, in grado di attirare molti turisti.

Risorsa

Nei pochi luoghi al mondo dove sono presenti i geyser (colonne di acqua e vapore), fra questi l’Islanda e il parco statunitense di Yellowstone, il turista rimane stregato per la bellezza indiscutibile del fenomeno, per i panorami circostanti e per gli esclusivi servizi termali. L’Italia non ha geyser (espressione del vulcanismo secondario, ossia di vulcani estinti o quiescenti) ma possiede i soffioni boraciferi, fenomeni simili, meno spettacolari ma più continui e di enorme potenza a livello di pressione. Nella Valle del Diavolo di Larderello è possibile ammirare la fuoriuscita di gas e vapori bianchi dal sottosuolo; si tratta di un posto davvero unico che, addirittura, sembra aver ispirato Dante nell’immaginazione dell’Inferno. Tra campi geotermici, crateri (lagoni), soffioni boraciferi, fumarole e mini geyser, il paesaggio lunare (quasi privo di vegetazione) è completo e lascia incantati.

Le note bellezze artistiche e paesaggistiche dell’Italia possono essere perfino ampliate, valorizzando alcune peculiarità sottovalutate in passato; in questo rientrano, certamente, le iniziative per incrementare il turismo geotermico e quello dei parchi minerari, utilissime a livello culturale e anche per quello occupazionale.