Così la Rai ricorda Fabrizio Frizzi

Esattamente un anno fa, il 26 marzo 2018, ci lasciava all'età di sessant'anni il celebre conduttore tv e doppiatore Fabrizio Frizzi. Colpito nell'ottobre 2017 da un'ischemia cerebrale, morì dopo che le sue condizioni di salute erano improvvisamente peggiorate di nuovo a marzo 2018. Per ricordarlo, nel primo anniversario dal suo addio, la Rai gli dedica una tre giorni di palinsesto. E proprio nella sede Rai di viale Mazzini, il 27 marzo 2018, fu allestita la camera ardente di Frizzi, occasione per oltre 10mila persone tra amici, colleghi e semplici cittadini di rendergli tributo.

Salini: “Frizzi manca all'Italia”

L'iniziativa è stata annunciata, nel corso di Uno Mattina, l'ad della Rai Fabrizio Salini, il quale ha parlato più in generale di uno spazio dove celebrare i grandi della Rai, una sorta di hall of fame. “In questi tre giorni – ha detto Salini – ricorderemo la sua allegria, il suo modo di fare, la sua professionalità. Vogliamo dedicare a Fabrizio anche uno spazio fisico e virtuale su cui lavoreremo dai prossimi giorni, che celebrerà tutti i personaggi che hanno fatto la storia della Rai di cui Fabrizio non potrà che essere tra i protagonisti principali”. L'ad della Rai ha poi aggiunto: “Fabrizio manca all'Italia per i suoi modi garbati e gentili, manca alla televisione come esempio di talento e professionalità. Manca alla Rai dove era punto di riferimento quasi quotidiano con le sue doti umane e professionali. Un esempio che noi tutti non vogliamo solo ricordare ma anche seguire”. E ha concluso sottolineando come Frizzi abbia favorito una solida unione tra pubblico e azienda: “Lo ha fatto con il sorriso, l'intelligenza, la capacità di entrare in sintonia con il pubblico da casa, con i giovani e i meno giovani, con gli italiani. Credo che siano queste le caratteristiche di Fabrizio che non potremmo e non dobbiamo dimenticare”.