Boicottato il film sulle foibe?

È uscito nelle sale cinematografiche il 15 novembre scorso. Ad oltre dieci giorni di distanza, tuttavia, in tanti si chiedono come mai la programmazione del film Red Land-Rosso Istria, che racconta la tragedia delle foibe e l'uccisione di Norma Cossetto, sia diffusa soltanto in pochi cinema italiani. In città come Torino, Milano e Napoli il film può essere visto soltanto in una sala. Nessuna sala lo proietta sulle isole, né in Sicilia né in Sardegna. Per vederlo in Emilia-Romagna bisogna spingersi fino a Cesena, in Calabria c'è solo a Catanzaro e in Puglia la pellicola non è pervenuta. Sono meno di cento le sale in tutta Italia che passano questo film, su 4.500 presenti.

La mobilitazione degli esuli

Ecco allora che l'Unione degli Istriani esprime “molte preoccupazioni rispetto alla corretta diffusione del film sale cinematografiche italiane”. Di qui “sta valutando l'opportunità di chiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche attraverso il sostegno dei Presidenti della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e della Regione Veneto Luca Zaia di farsi direttamente carico della questione, affinché la pellicola venga proiettata in prima serata sulla Rai, in uno dei giorni della settimana precedente il Giorno del Ricordo dell'Esodo e delle vittime delle Foibe”. Secondo l'Unione degli Istriani “solo in questo modo, e con una adeguata campagna pubblicitaria su tutti i canali della Rai, tutte le famiglie italiane – anche quelle che per ragioni economiche o di altra natura non potrebbero permettersi di andare al cinema – avrebbero la possibilità di vedere questo film”. Ecco allora l'appello: “Dateci una mano in questo senso, se condividete l'iniziativa. Contiamo su di voi!”.

L'appello di Salvini

Un appello a vedere il film è stato fatto anche dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che sul suo profilo Facebook ha scritto: “Stanno facendo di tutto per boicottare il film “Red Land – Rosso Istria”  il film che racconta la tragedia delle foibe, il massacro di migliaia di nostri connazionali ad opera dei comunisti jugoslavi durante la Seconda Guerra Mondiale (…) Per decenni politici e intellettuali di sinistra hanno fatto di tutto per nascondere questa verità.Ora il regista è stato minacciato, additato come 'fascista'…Andatelo a vedere e fate passaparola. Affinché chi è morto con la sola colpa di essere italiano abbia almeno l'onore della memoria”.