Addio al leggendario amico-biografo di Hemingway

Ha raccontato la vita degli altri e ha reso la sua centenaria esistenza un'opera letteraria. Per decenni ha scritto molti libri di straordinario successo tra i quali le biografie di Doris Day e Sophia Loren, un musical con Cy Coleman, un romanzo chiamato The Man Who Lived at the Ritz e due memoir: Papa Hemingway, in cui racconta del suo profondo legame di amicizia, ricostruisce RivistaStudio, con lo scrittore Ernest Hemingway, e King of the Hill, in cui ricorda gli anni dell’infanzia. Pubblicato nel 1972 e trasformato in un film diretto da Stephen Soderbergh nel 1993, anche King of the Hill è ambientato negli anni della Depressione.

L'oro di Dongo

Proprio come in The Amazing Adventures of Aaron Broom, c’è un padre che vende orologi. Ma Hotchner non ha certo riscritto lo stesso libro: “In King of the Hill ho scritto di com’ero veramente, qui ho scritto di come avrei voluto essere ma non sono mai stato”, spiegò al New York Times. Tra i libri di Hotchner figura anche “Il tesoro” (Bompiani, 1973), che reca come sottotitolo “Un iper-giallo sullo sfondo dell'oro di Dongo“, che vede come protagonista Paul Selwyn, un americano che nel 1945 aveva fatto parte di una commissione di indagine sulla sparizione dell'oro di Dongo: dopo aver scontato 24 anni di galera per un omicidio mai commesso, all'uscita di prigione ritorna a Roma, convinto di poter finalmente mettere le mani sul tesoro. Hotchner, riferisce Adnkronos, è autore del musical per Broadway “Let 'Em Rot!” scritto con Cy Coleman e delle biografie di due grandi attrici, Sophia Loren e Doris Day. Tra i suoi romanzi “L'uomo che viveva al Ritz” (Sperling e Kupfer, 1992), storia del pittore americano Philip Weber che vive all'Hotel Ritz di Parigi durante l'occupazione tedesca e delle sue amicizie con personaggi famosi come Hermann Göring e Coco Chanel.

Genio senza età

All'età di 100 anni ha scritto il suo ultimo romanzo, la detective story “The Amazing Adventures of Aaron Broom” e a 101 ha adattato per il teatro “Il vecchio e mare” di Hemingway. Hotchner ha raccontato la sua infanzia grama all'epoca della Grande Depressione nell'autobiografia “King of the Hill” (1972), adattata venti anni più tardi per il cinema da Soderbergh con il film “Piccolo, grande Aaron“, con Jesse Bradford nel ruolo del protagonista. Nato il 28 giugno 1917 a St. Louis, nel Missouri, nella sua lunga e ricca vita Hotchner vanta anche l'amcizia con l'attore Paul Newman, suo vicino di casa e poi suo socio in affari e in attività di beneficenza. Nel 1982, evidenzia Adnkronos, lo scrittore e la leggenda del cinema fondarono la Newman's Own Inc, una società per la produzione dei condimenti per l'insalata. “Un Natale presi delle vecchie bottiglie di vino vuote, le riempii con il mio condimento per l'insalata e le diedi al mio vicino di casa. Fu un enorme successo”, raccontò l'attore.

Al servizio dell'infanzia 

I due soci in affari decisero che tutti i profitti della loro attività imprenditoriale sarebbero stati donati a enti di beneficenza in tutto il mondo. Nel 1988 Hotchner e Newman furono i fondatori di “Hole in the Wall Gang Camp”, un centro residenziale per bambini gravemente malati con sede ad Ashford, nel Connecticut. Da quell'esperienza è nato SeriousFun, un progetto che dagli Stati Uniti si è sparso in varie parti del mondo, Italia compresa, con il Dynamo Camp in provincia di Pistoia. 

La rappresentazione alla Casa Bianca

La commedia di Hotchner “The White House” interpretata da Helen Hayes a Broadway, sottolinea Adnkronos, è stata rappresentata anche alla Casa Bianca nel 1996 per l'allora presidente americano Bill Clinton. Sono pochi gli scrittori che riescono a conservare il piacere della scrittura per tutta la vita: ancora meno quelli che continuano a pubblicare i libri negli anni della vecchiaia. A. E. Hotchner fa parte di queste rare eccezioni: 101 anni ha pubblicato il suo ultimo libro con la casa editrice di Nan A. Talese (moglie di Gay Talese). The Amazing Adventures of Aaron Broom è una storia di detective ambientata a St. Louis nel periodo della Grande Depressione. Hotchner, che era cieco da un occhio e ha scritto tutto il libro a mano, ha deciso di cominciare il romanzo per festeggiare il suo centesimo compleanno e l’ha terminato poco prima di compiere 101 anni.