La “pasta 'ncasciata”, eredità siciliana di Camilleri

Andrea Camilleri, scrittore imaginifico della sicilianità, è scomparso qualche giorno fa. Dai suoi scritti emerge una terra che è un pentagramma di sensazioni ancestrali. Nel ciclo del Commissario Montalbano, infatti, la descrizione della Sicilia diventa un'esperienza anche di gusto perché, com'egli stesso ricorda, la cucina trase – cioè “entra” – nel dna. Per questo vogliamo omaggiare lo scrittore con una delle ricette che troviamo nel Cane di terracotta e in Un mese con Montalbano: la pasta 'ncasciata, un piatto unico di pasta al forno, emblema della Sicilia più superba, eppure dai sapori forti, appena irrorarti dalla freschezza del mare. Secondo il blog Le ricette di Gessica, questa tipica pasta al forno è orginiaria di Mistretta, un piccolo comune in provincia di Messina. Nei due libri sopraccitati, Camilleri esalta un piatto così frastagliato all'apparenza da esser simile ai contorni rococò delle ville barocche del palermitani. Ma allo stesso tempo, la sua complessità svela un'anima immediata e semplice come il suo gusto.

Della ricetta esistono varie versioni. Quella più fedele all'originale la trovate sul blog Le ricette di Gessica, una miniera di ricette siciliane e non solo, che offre tanti spunti per piatti freschi e all'insegna della semplicità e del gusto. Di questa ricetta ne parla anche il blog Il mio saper fare di Marisa, a cui ci siamo ispirati. Sicuramente il commissario Montalbano avrebbe apprezzato questi ed altri piatti proposti su questi blog!

 

Ingredienti (per 6 persone)

Maccheroni – 500 grammi

Melanzane – 2

Carne tritata – 300 grammi

Pisellini – 250 grammi

Mortadella a dadini – 200 grammi

Passata di pomodoro – 700 ml

Uova (sode) – 3

Cipolla – 1

Mozzarella – 250 grammi

Foglie di basilico – 3

Olio – qb

Sale – qb

Olio per frittura – qb

Preparazione

Lavate le melanzane, sbucciatele qualora lo preferiate e tagliatele a fette sottili, poi disponetele in uno scolapasta facendo pressione: lasciatele da parte per trenta minuti, di modo che perdano parte dell'acqua di vegetazione, dal sapore amarognolo. In un secondo momento, strizzatele bene e friggetele in olio di semi, lasciandole dorare lentamente. In una padella a parte, versate dell'olio e fate dorare la cipolla tritata, unitevi anche la carne tritata e cuocete a fuoco vivo alto a quando non sarà bene rosolata in tutte le sue parti. Unite, poi, la passata di pomodoro, regolate di sale e fate cuocere per altri trenta minuti. In una pentola, ponete abbondante acqua salata, lessate i piselli e uniteli al sugo. Nel frattempo, cuocete anche la pasta e, poi, conditela con parte del sugo. In una teglia antiaderente, ponete alla base del sugo in modo uniforme, aggiungete la mortadella a dadini, i piselli, le uova, la mozzarella e il formaggio grattuggiato, a seconda dei vostri gusti. Disponetevi la pasta e, infine, le melanzane fritte, poi coprite il tutto con qualche un altro mestolo di sugo. Condite la pasta con sugo e formaggio grattuggiato e ponete la teglia in forno preriscaldato alla temeperatura di 180 gradi. Una volta passati all'incirca 25 minuti, sfornate, attendete qualche minuto perché la pasta si freddi leggermente e si rapprenda e, infine, servite.

Buon appetito