Violenta scossa a Papua Nuova Guinea

Tremenda scossa di terremoto al largo della Papua Nuova Guinea, in pieno Pacifico sud-occidentale: lo ha rivelato l'Istituto di Geofisica degli Stati Uniti, l'Usgs, parlando di un sisma di almeno 7.2 gradi della Scala Richter, localizzato a una profondità di 127 chilometri sotto la superficie terrestre. Sarebbe stato proprio questo fattore a scongiurare il pericolo di tsunami e danni evidenti sulla crosta terrestre, in quanto il terremoto ha avuto origine a una considerevole distanza dalla superficie per poter causare effetti devastanti come, potenzialmente, avrebbe potuto comportare vista l'intensità della scossa. I sismologi hanno individuato l'ipocentro a circa 33 chilometri in direzione nord-ovest dalla località di Bulolo dove, al momento, non sono stati segnalati danni a cose o persone.

Il terremoto del 2018

I terremoti non sono inusuali in questa zona del Pacifico, situata a poca distanza dalla cosiddetta Cintura del fuoco e sovente scossa da violente attività sismiche. Lo scorso anno, proprio la Papua Nuova Guinea era stata colpita da una forte scossa di terremoto (7.5 di magnitudo momento) che, in due giorni di attività tettonica (tra il 25 e il 26 febbraio), aveva causato 160 vittime, oltre a ingenti danni ad alcune città papuane, fra le quali Mendhi, la più colpita, con 13 vittime registrate. I soccorsi erano stati mobilitati immediatamente da parte del governo, il quale aveva inviato squadre di assistenza nelle zone più vicine all'epicentro, ricevendo peraltro un aiuto dal governo australiano, in fondi e mezzi. I soccorsi si erano in particolare concentrati nelle zone a Sud delle Highlands e delle province di Hela, nonostante una conformazione geografica poco ospitale nell'entroterra che, a più riprese, ha reso difficoltosi i soccorsi. I feriti erano stati diverse centinaia.