Ventenne ucciso in casa, fermati tre minori

Potrebbe esserci un movente legato alla sfera sentimentale dietro l'omicidio di un giovane di origini cinesi, trovato privo di vita in una valigia all'interno di un appartamento in Piazza Dante, a Modena. Il macabro ritrovamento, effettuato sabato scorso, ha fatto scattare le indagini della Squadra mobile coinicise, quest'oggi, con il fermo di tre minorenni, considerati potenzialmente connessi alla morte del ventenne. I tre giovanissimi sono stati fermati in luoghi diversi (due a Prato e uno a Modena), mentre gli inquirenti stanno cercando di rintracciare altre due persone che potrebbero, secondo le indagini, aver partecipato al delitto. La vittima sarebbe legata, forse a livello sentimentale, a uno dei cinque giovani anche se, al momento, la dinamica dell'accaduto resta ancora perlopiù da chiarire.

Indagini in corso

Il giovane viveva nell'appartamento modenese dove è stato rinvenuto, assieme a sua madre e al compagno di lei, un noto avvocato del posto. I segni sul corpo del ragazzo hanno da subito fatto pensare a una morte violenta, forse sopraggiunta per soffocamento o con un forte colpo anche se non è chiaro il contesto nel quale l'omicidio è stato messo in atto: a stabilirne la dinamica saranno i medici legali. Nel frattempo, gli inquirenti stanno cercando di far luce su cosa possa essere accaduto nel pomeriggio di sabato, quando due giovani (probabilmente gli stessi ora ricercati) si sono recati nell'appartamento di Piazza Dante a trovare il ventenne, mentre suo padre adottivo si trovava anch'egli in casa, pur se in un'altra stanza, dove stava lavorando. Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto due ragazzi allontanarsi dall'abitazione, versione che sarebbe stata confermata dalle telecamere di sorveglianza poste lungo il perimetro dello stabile.

Motivi passionali

Il corpo del giovane è stato ritrovato occultato all'interno della valigia, proprio da sua madre e dal suo compagno, i quali hanno immediatamente dato l'allarme. Sul cadavere sembra ci fossero solo pochi segni, tolta una fuoriuscita di sangue dal naso. Secondo quanto finora parzialmente emerso dagli interrogatori dei tre fermati, alla base dell'assassinio ci sarebbero realmente motivi passionali, forse un ricatto legato alla decisione dell'altro di interrompere la relazione, ricevendo la minaccia di vedere rivelata la sua omosessualità. Al momento, però, si tratta di ipotesi: le accuse sono di conocorso in omicidio e occultamento di cadavere. Il lavoro degli investigatori, intanto, prosegue con la ricerca degli ultimi due componenti del gruppo, forse gli stessi che si sono recati nell'appartamento.