Usa, scontano 30 anni per omicidio. Li scagiona un mozzicone di sigaretta

Si sono fatti trent’anni di carcere con l’accusa di aver stuprato e ucciso una 11enne, ma poi, forse un po’ troppo tardi, il test del DNA li ha scagionati. È la triste storia dei fratellastri americani Henry Lee McCollum, di 50 anni, e Leon Brown, di 46, afroamericani e disabili mentali che proprio ieri, dopo aver trascorso dietro alle sbarre il tempo lungo una vita, sono stati dichiarati innocenti e liberati dalla prigione della contea di Robeson. L’omicidio risale al 1983: i due uomini avevano confessato subito dopo l’arresto, ma poco dopo avevano ritrattato denunciando di essere stati forzati e ricattati nelle loro dichiarazioni. Nessuna prova li legava all’omicidio. McCollum era nel braccio della morte, mentre Brown scontava l’ergastolo. Ma a cambiare completamente la sorte dei due è stato un mozzicone di sigaretta  conservato tra le prove, e che dopo esser stato analizzato dalla scientifica ha “incastrato” un terzo uomo: Johnson Britt. L’americano è già legato ad altri episodi di stupro e omicidio, e nei confronti dei fratellastri, questa mattina, ha compiuto un atto particolarmente “gentile”: non si opporrà al proscioglimento dei due uomini, e farà in modo che questi non vengano processati.

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