Ue approva l'estradizione di Casimirri

Dopo Cesare Battisti, è possibile una prossima estradizione di un altro ex brigatista, Alessio Casimirri. E' quanto chiesto durante l’ultima giornata di plenaria oggi a Strasburgo al Parlamento europeo. La risoluzione non vincolante è stata approvata con 322 voti a favore, 25 contrari e 39 astensioni e chiede l’immediata estradizione in Italia di Casimirri, residente in Nicaragua da anni. L'uomo, ex brigatista, è stato condannato in via definitiva a sei ergastoli per il sequestro di Aldo Moro e “le autorità italiane da tempo ne chiedono l’estradizione perché implicato nel sequestro di Moro e nell’assassinio degli agenti della scorta il 16 marzo 1978 a Roma”. Nato a Roma il 2 agosto 1951 e brigatista rosso, ha partecipato anche agli attentati mortali dei giudici Palma e Tartaglione e all'assalto alla sede della Dc di piazza Nicosia a Roma. Condannato all'ergastolo, ora è titolare di un ristorante in Nicaragua, La Cueva del Buzo a Managua.

La risoluzione

“Siamo fieri – dichiara sul Sir l’europarlamentare dellaLega Mario Borghezio – di aver ottenuto l’approvazione nell’aula di Strasburgo dell’emendamento con il quale ho chiesto che l’Ue si unisca, sia pur tardivamente, alla richiesta dell’Italia (riaffermata fortemente dal ministro Salvini) di veder riconsegnato il brigatista Casimirri alla giustizia del nostro Paese”. Il Parlamento Ue, inoltre, si legge nella risoluzione, “prende atto della grave situazione in cui è piombato il Paese dopo i tumulti che hanno avuto luogo nell’aprile e nel maggio 2018 e chiede alle autorità nicaraguensi la definizione di una chiara tabella di marcia per elezioni libere, eque e trasparenti da organizzare nel prossimo futuro”. “Siamo fermamente convinti che i delinquenti scappati all'estero debbano tornare in Italia e scontare le loro pene. Siamo impegnati su più fronti e auspico che anche in Europa condividano la battaglia del nostro governo”, ha commentato il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini.