Trovato morto il medico disperso a Corleone

E'stato trovato il corpo senza vita del medico disperso a Corleone. Dopo lunghe ricerche, durate più di quattro giorni, la tragica notizia alla famiglia: questa mattina i tecnici del soccorso alpino hanno individuato il cadavere di Giuseppe Liotta, 40 anni, disperso da sabato sera dopo l'ondata di maltempo che si era abbattuta nella provincia palermitana.

Task force

Forze dell'ordine e volontari hanno lavorato senza sosta con una vera e propria task force, composta da esperti speleologi e rocciatori, specializzata nel soccorso in presenza di acqua. Per le ricerche, sono state utilizzate speciali sonde come quelle in azione in caso di valanghe e si è alzato in volo anche un drone per fotografare dall’alto il movimento dei fiumi di fango e delle frane. E proprio in un vigneto invaso dal fango, in territorio di Roccamena – vicino alla Sp 4 – è stato ritrovato il cadavere del pediatra. A individuarlo, gli agenti della polizia e gli uomini del corpo nazionale soccorso alpino a bordo di un elicottero partito da Boccadifalco.

Liotta aveva deciso di sfidare eriocamente il maltempo che flagellava la zona per spirito di servizio, per raggiungere l’ospedale Dei Bianchi di Corleone che ormai era diventata la sua seconda casa. L’auto del pediatra, una Volkswagen Tiguan, era stata ritrovata quasi subito in contrada Raviotta, nei pressi del bivio per la strada provinciale 96. Di lui, però, si erano perse le tracce. Questa mattina si sono infrante le ultime speranze di ritrovare il medico ancora in vita.

L'ordine dei medici in lutto

“I consiglieri dell'Ordine dei medici di Palermo, riuniti in seduta straordinaria, si stringono attorno al dolore della famiglia. Vogliamo ricordarlo quale simbolo di tenacia e impegno di un'intera categoria perché un medico, superando anche le proprie paure, è sempre pronto a prestare le sue cure ovunque serva la sua presenza, mettendo a repentaglio anche la propria vita. Ed è ciò che Giuseppe ha fatto”. Così il presidente dell'Omceo di Palermo, in rappresentanza di tutti i consiglieri, ripreso da palermo Today.

“La notizia della sua morte dopo giorni di ricerca – aggiungono i consiglieri – ha portato un grande dolore in tutti coloro che lo hanno conosciuto ed hanno avuto l'opportunità di apprezzare le sue dote umane e professionali. Perdiamo un grande collega a cui in tanti hanno voluto bene e stimato. In un momento di profonda tristezza, inviamo un abbraccio forte alla famiglia, a cui vogliamo offrire anche un aiuto reale per i momenti difficili che dovrà affrontare insieme alla grave perdita”.

“Il consiglio ha deciso coralmente – prosegue Amato – innanzitutto di attivare una raccolta fondi da donare alla famiglia e di sostenerla avviando tutte le agevolazioni previste dalla legge, a partire dall'accesso agli aiuti previsti dalla Fondazione Onaosi, che assiste in Italia gli orfani dei professionisti della sanità, a tutela del futuro dei figli, e ai sussidi che la Fondazione dell'Enpam mette a disposizione per gli studi e le prestazioni assistenziali degli orfani dei medici e della famiglia”.