Tifone Hagibis, 70 morti: “Numero destinato a crescere”

Sale ancora il bilancio dei morti causati dal passaggio del tifone Hagibis che ha colpito la parte centro orientale del Giappone nel corso del fine settimana. L'ultimo bollettino della televisione pubblica Nhk parla di 70 morti e almeno 16 dispersi ma si tratta – riferiscono le autorità governative – di un numero destinato tristemente ad aumentare nel corso dei prossimi giorni perché molte zone isolate non sono ancora state raggiunte dai soccorsi.

Frane e allagamenti

Le ricerche vanno avanti senza sosta su un'area che comprende ben 19 prefetture ma è impraticabile a causa delle starde bloccate da centinaia tra frane e smottamenti, almeno 146 secondo le rilevazioni del ministero delle Infrastrutture. Gli argini di 47 fiumi hanno ceduto in 66 diverse località, e le dimensioni del disastro rimangono ancora difficili da quantificare per via dell'alto livello dell'acqua che rende impraticabile l'accesso alle zone rurali del Paese. Il numero delle abitazioni senza elettricità è sceso da 520mila a 34mila, con il verificarsi, tuttavia, di frequenti interruzioni della luce, riferisce il ministero. Secondo le prime stime dell'agenzia meteorologica nazionale (Jma), alcune località del Giappone centrale hanno ricevuto in due giorni circa il 40% dell’ammontare delle precipitazioni che si verificano nell’intero anno. La prefettura di Nagano è stata quella maggiormente colpita della furia del tifone, dopo il cedimento degli argini del fiume Chikuma, che ha prodotto l’allagamento di molte arterie stradali, così come i quartieri residenziali nelle principali città della prefettura. Tra i maggiori danni quello registrato a un deposito che conteneva 10 treni super veloci Shinkansen, con un totale di 120 carrozze, trovate sommerse sotto 4 metri di acqua.