Terremoto di 7.7, rischio tsunami

Una violentissima scossa di terremoto è stata registrata nuovamente al largo della Papua Nuova Guinea, a pochi chilometri dalle coste di Duke of York Island, non distante dalla città costiera di Kokopo, sull'isola di New Britain. Il magnitudo momento si è fermato su 7.4 gradi della Scala Richter (altri indicatori segnalano addirittura 7.7), più potente e meno profondo (20 chilometri) di quello di qualche giorno fa. E infatti, stavolta, l'allarme tsunami è scattato: onde di maremoto, segnala il servizio di monitoraggio dei terremoti degli Stati Uniti, potrebbero causare “gravi danni su zone estese”. Secondo quanto riferito dal Centro di allerta per gli tsunami nel Pacifico, “sulla base dei parametri preliminari del terremoto, sono possibili onde di tsunami pericolose per le coste situate entro 1000 km dall'epicentro del terremoto”. Al momento non si segnalano danni ma la situazione resta in continuo monitoraggio da parte degli analisti dei Centri di sismologia. Una situazione non inusuale per la Papua Nuova Guinea che, in parte, si trova nel cosiddetto Ring of Fire, l'Anello di fuoco del Pacifico orientale, dove trovano posto 452 vulcani attivi in un'area di 25 mila miglia tra le Americhe, il Giappone e la Nuova Zelanda, facendo registrare le eruzioni vulcaniche più potenti (almeno per il 90%) a partire dal 1850 a oggi.

Rischio frequente

Il 6 maggio scorso, un altro sisma di simile intensità era stato registrato al largo di Papua ma la notevole profondità (127 chilometri) e anche la distanza dalle coste (era stata individuata in pieno Pacifico) non avevano consentito i presupposti per uno tsunami. Stavolta, invece, il rischio è abbastanza concreto e non riguardaerebbe solo le coste dell'isola ma anche le altre zone dell'Oceania in un raggio particolarmente esteso, con particolare tasso di pericolosità per l'arcipelago delle Isole Salomone. Una situazione che, nonostante la storicità pregressa, inizia a essere fin troppo frequente a Papua, dove lo scorso anno un devastante terremoto aveva mietuto 160 vittime, la maggior parte nella zona della città di Mendhi.

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