Tensione e scontri a Milano, sgomberati due centri sociali

Tensione alta a Milano, a causa di scontri fra polizia e occupanti di due centri sociali adiacenti, nella zona sud della città: questa mattina alle 6.30 forze dell’ordine in tenuta anti sommossa hanno sgomberato gli stabili occupati da militanti di area anarchica, il Rosa Nera e il Corvaccio.

Occupanti e disobbedienti si sono presentati in strada, per resistere all’azione della polizia: un presidio permanente è stato montato in via dei Cinquecento. Un centinaio di persone, tra antagonisti, attivisti per il diritto alla casa e cittadini del quartiere hanno bloccato le vie per protestare contro gli sgomberi dei centri sociali e delle case popolari: il movimento ha eretto un gazebo e indetto un assemblea ancora in corso.

Dopo gli scontri al Corvetto, nove anarchici sono stati portati in questura per essere identificati, tre dei quali sarebbero stati arrestati. All’incrocio con via Ravenna, dove si trovano i centri sociali sgomberati stamattina, è stato disposto un vasto schieramento di forze dell’ordine in assetto antisommossa.

“I poliziotti hanno sparato fumogeni e quando vengono a sgomberare spaccano i sanitari, perchè così la casa diventa inagibile – ha detto un abitante della zona- perché Pisapia o Salvini non vengono a farsi un giro da queste parti?”.

Alcuni tra i manifestanti, fra cui donna incinta, hanno denunciato di essere stati presi a manganellate. “La gestione dell’ordine pubblico da parte delle forze dell’ordine è stata molto accurata”, ha detto il prefetto Francesco Paolo Tronca, aggiungendo però, in riferimento ai fatti avvenuti nei giorni scorsi a Milano, “dobbiamo alleggerire la tensione”.

Altri scontri si erano registrati infatti lunedì, in via Vespri Siciliani 71, zona Giambellino: la polizia era intervenuta per uno sgombero programmato di una famiglia di italiani. Le proteste si erano concluse con due fermati e con alcuni feriti.