Telefonano ai vigili del fuoco: “Correte, brucia tutto”. E lanciano il figlio nel vuoto

Drammatico incendio a Casella, nell’entroterra di Genova: nella notte il fuoco ha avvolto un appartamento al secondo piano di uno stabile in cui dormiva una coppia con il figlio di sette anni. Per salvarsi, i genitori hanno lanciato il bambino ai primi soccorritori e poi si sono gettati a loro volta.

Tutto è cominciato intorno alle 3 quando Vincenza Sansone, 50 anni, originaria di Palermo, ha chiamato i vigili del fuoco. Una telefonata disperata: “Correte, qui brucia tutto“. Il marito, Alessio Fraietta, 49 anni, ha avvolto il figlio Giuseppe in una coperta ma mentre si stava calando dalla finestra per sfuggire alle fiamme è stato costretto a lanciare il piccolo verso i primi soccorritori. Nella caduta il piccolo ha riportato alcune contusioni ma a causa del fumo che ha respirato è stato trasferito in codice rosso all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, con prognosi riservata. Meno gravi le condizioni del padre, che si è lanciato da circa 5 metri e ha riportato una frattura, e della madre, ricoverata in codice giallo: la sua caduta è stata attutita da un filo per stendere la biancheria e ha riportato solo alcune ustioni.

L’abitazione della famiglia era all’ultimo piano di un palazzina di due piani. Il solaio a causa dell’incendio è crollato distruggendo i due appartamenti sottostanti: uno era sfitto, l’altro è occupato da un’anziana che però non era in casa perché era andata a dormire dalla figlia. Al pianterreno dell’edificio invece ci sono alcuni negozi fra cui un bar. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco da Busalla e dalla centrale di Genova, con dispositivi autoprotettori per addentrarsi nella palazzina invasa dal fumo, oltre a uomini della Protezione civile. I soccorritori hanno fatto appena in tempo ad allontanarsi prima che si verificasse il crollo. Secondo le prime indagini, a innescare il rogo sarebbe stata una stufetta a legna della famiglia Fraietta.