Taranto, inchiesta su operaio ex Ilva disperso in mare

Taranto

L a Pocura di Taranto ha aperto un fascicolo sul caso dell'operaio dell'ex Ilva finito in mare a causa della caduta della gru sulla quale stava lavorando. Il fascicolo è in mano al sostituo procuratore Enrico Bruschi, che dovrà valutare se è stato fatto tutto il necessario per garantire la sicurezza del lavoratore di 40 anni, orginario di Fragagnano. L'autorità giudiziaria per far luce sul caso ha disposto il sequestro e la Capitaneria di Porto ha emesso un’ordinanza di interdizione alla navigazione, in considerazione delle condizioni di pericolo in atto, nello specchio acqueo per un raggio di 250 metri dalla sommità del molo dove è avvenuto l’incidente. Sono infatti riprese questa mattina le ricerche dell'operaio e che ieri sera erano state sospese per l'oscurità, per le condizioni meteo e per evitare altri incidenti, visto che un'altra gru era in bilico e si attendeva di metterla in sicurezza

Lo sciopero dei sindacati

Non si è fatta attendere la reazione dei sindacati: dalle segreterie e dalle Rsu e Rls (rappresentanza lavoratori sicurezza) dei sindacati dei metalmeccanici di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil e Ugl di Taranto è stato proclamato lo sciopero. “Ormai da anni – scrivono i sindacati – assistiamo a continui rinvii e mancanza di assunzioni di responsabilità da chi è deputato a garantire la sicurezza della fabbrica dal punto di vista del rispetto della vita umana“. Fim, Fiom, Uilm e Ugl dichiarano che “la forma di protesta messa in atto quest'oggi non terminerà sino a quando azienda, istituzioni locali, regionali e nazionali e organi di controllo, ognuno per il proprio ruolo, forniranno le dovute indicazioni a garanzia dei lavoratori e cittadini di questo territorio. Chiediamo, pertanto, l'immediata convocazione di un tavolo istituzionale straordinario che assuma decisioni e provvedimenti che cambino radicalmente lo stato di cose presenti all'interno dello stabilimento siderurgico”. 

Il precedente

Tragedia analoga nel 2012, quando sempre a causa di una tromba d'aria che colpì Taranto e Statte e l'area dello stabilimento siderurgico provocando molti danni, diversi feriti e un morto. Il 29enne Francesco Zaccaria che stava manovrando una gru al quinto sporgente del porto industriale nell'area demaniale concessa all'Ilva. Il corpo di Zaccaria venne trovato dopo due giorni nella cabina della gru.