Suore missionarie uccise per rapina in Burundi

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Avevano dedicato l’intera vita a quel pezzo di Africa, il Burundi, terra ostile segnata col sangue dalla lotta a colpi di machete tra gli hutu, che rappresentano per lo più la componente di popolazione dedita all’agricoltura, e i tutsi dediti alla pastorizia. Avevano passato indenni i momenti più feroci di quel conflitto locale; ma ora la morte le ha trovate, armando la mano di un rapinatore. Due missionarie saveriane italiane, suor Luci Pulici e suor Olga Raschietti, sono state uccise nelle scorse ore nel loro convento, nella località di Kamenge, in quello che appare essere stato un tentativo di rapina, forse di un balordo, finito in tragedia.

A diffondere per prima la notizia è stata la Diocesi di Parma, Diocesi di appartenenza delle due religiose, attraverso il suo sito internet. In base alle informazioni raccolte dalle fonti ecclesiastiche, “sembra che il duplice omicidio sia il tragico esito di una rapina da parte di una persona squilibrata”. Immediata poi la conferma della Farnesina, accompagna da un messaggio di cordoglio del ministro Federica Mogherini, futuro alto rappresentante dell’Ue per la politica estera. Mentre il vescovo di Parma, monsignor Enrico Solmi, ha affiancato alle condoglianze un invito alla preghiera. “A nome di tutta la Chiesa di Parma – si legge ancora sul sito ufficiale della Diocesi della città emiliana – il vescovo Enrico Solmi ha espresso la vicinanza e il cordoglio alla Congregazione delle Missionarie Saveriane e ai familiari delle due sorelle affidandole, nella preghiera, al Signore della Vita”. Invitando “i cristiani di Parma alla preghiera”, monsignor Solmi ha poi rivolto agli uomini e alle donne di buona volontà un appello “al raccoglimento e all’omaggio verso persone umili, forti, che erano votate al bene di tutti”.

Quanto alla Farnesina, il ministro Mogherini, in una nota diffusa in nottata, ha sottolineato che “l’uccisione di suor Lucia Pulici e suor Olga Raschietti nel loro convento di Kamenge è un grande dolore”. “A nome mio e del governo – ha aggiunto – vorrei porgere le più sentite condoglianze alle famiglie e all’ordine delle Missionarie di Maria Saveriane. Ancora una volta – ha osservato il ministro degli Esteri italiano – assistiamo al sacrificio di chi, con dedizione totale, ha passato la propria vita ad alleviare le troppe sofferenze che ancora esistono nel continente africano”. Un sacrificio sul quale il governo s’impegna ora a chiedere chiarezza da parte del Burundi: paese al centro di molti dei conflitti che negli ultimi decenni hanno insanguinato in particolare la regione dell’Africa dei grandi laghi, a cominciare dal vicino Ruanda.