Stretta di mano tra il superteste e Ilaria

Un'istantanea che parla più di mille parole. In aula, davanti alla Corte d'Assise, dopo l'interrogatorio appena reso, Francesco Tedesco, carabiniere imputato di omicidio preterintenzionale che ha accusato gli altri due militari coimputati nel processo per la morte di Stefano Cucchi, stringe la mano alla sorella della vittima, Ilaria, e le dice: “Mi dispiace”.

Tedesco: “Si vedeva che Stefano non stava bene”

“Dopo il primo schiaffo, Stefano non ha avuto il tempo di lamentarsi, non ha gridato. È caduto in terra stordito e non ha urlato neppure dopo il calcio che gli è stato sferrato a terra. Poi, quando l'ho aiutato a rialzarsi, gli ho chiesto come stava e lui mi ha detto di stare tranquillo perché era un pugile. Ma si vedeva che non stava bene”. Lo ha detto in aula Francesco Tedesco. Rispondendo alle domande dei difensori degli altri carabinieri, Tedesco ha precisato: “Cominciai a maturare la convinzione di dover parlare di ciò che sapevo il 30 luglio 2015, quando fui convocato dal pm“.

Ilaria Cucchi su Facebook

“Vorrei ringraziare l'avvocato Lampitella, difensore di D'Alessandro, che ci ha fornito un ulteriore e rilevante elemento. Stefano in auto con i carabinieri al rientro dalla stazione Casilina avrebbe detto 'io muoio ma a te ti levano la divisa'. Stefano era stato appena picchiato e stava proprio male“. Lo scrive su Facebook Ilaria Cucchi, in merito ad una domanda formulata in aula dal legale della difesa al processo sulla morte del fratello Stefano. In aula, davanti alla Corte d'Assise, oggi il legale aveva chiesto al carabiniere Francesco Tedesco, imputato e superteste al processo, se fosse stata pronunciata la frase in questione. La risposta di Tedesco è stata negativa.