Spari in città, 4 feriti, arrestato un uomo

Il terrore arriva in provincia a metà mattinata di un uggioso sabato di febbraio. A Macerata sono avvenute una serie di sparatorie in diversi punti della città. I colpi sarebbero partiti da un'auto – un'Alfa Romeo nera – con una persona a bordo.

In un primo momento si era parlato di 6 feriti. Ma quelli che sono dovuti ricorrere alle cure in pronto soccorso sono 4, tutti immigrati dalla pelle scura, di questi una donna africana. Un ferito, anche lui africano, è ricoverato in codice rosso. Spari in centro storico (dove sarebbe stata presa di mira pure una sede del Pd), ma anche in via dei Velini e via Spalato, zone toccate dalle indagini per il caso di Pamela Mastropietro, la 18enne romana massacrata e nascosta in due valigie e per il cui omicidio è indagato un nigeriano.

La città è stata per quasi tutta la mattinata sotto assedio: decine di posti di blocco sparsi in ogni zona, Carabinieri e Polizia in stato di massima allerta. La Polizia, tramite Twitter, aveva invitato i cittadini ad evitare posti all'aperto. Le forze dell'ordine a fine mattinata hanno individuato l'auto da cui sarebbero partiti gli spari e il presunto responsabile della sparatoria è stato fermato tra corso Cavour e via Roma. Braccato dalle forze dell'ordine, l'uomo ha indossato una bandiera tricolore sulle spalle, ha salito i gradini del vicino Monumento ai Caduti e, secondo alcune testimonianze, avrebbe fatto un saluto romano. Si tratta di Luca Traini, 28 anni anni, di Tolentino, che nel 2017 si era candidato alle elezioni amministrative di Corridonia con la Lega ottenendo però zero preferenze.

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Quello a “restate in casa” era stato il messaggio lanciato alla cittadinanza anche dal sindaco di Macerata, Romano Carancini, dai profili social del Comune. Lo stesso Carancini, dopo la cattura dell'uomo da parte della Polizia, ha scritto su Facebook: “Allarme rientrato – la persona che stamattina ha seminato il panico nella nostra Città è stato catturato. Potete uscire dalle abitazioni e andare a prendere i bambini a scuola!”.

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