Sottomarino scomparso: “E' imploso”

E'stato individuato, dopo un anno dalla scomparsa negli abissi, il relitto dell’Ara San Juan. Il sottomarino battente bandiera argentina, parito il 15 novembre del 2017 con a bordo 44 membri dell'equipaggio, è stato localizzato in fondo all'Oceano Atlantico, a 800 metri di profondità al largo della penisola di Valdes, a circa 600 chilometri da Comodoro Rivadavia, in Patagonia.

Implosione

In una conferenza stampa trasmessa in diretta tv, il capitano Gabriel Eduardo Attis, comandante della base navale di Mar del Plata, ha detto che dalle prime immagini si vede come lo scafo del sottomarino argentino Ara San Juan sia “totalmente deformato, disarticolato, a causa di un'implosione” aggiungendo che l'elica è parzialmente sommersa e ci sono rottami nel raggio di 70 metri.   

Sommergibile telecomandato

A dare la notizia della localizzazione del relitto è stata la Marina argentina che ha spiegato coem il ritovamento sia stato possibile grazie all'utilizzo di un sommergibile telecomandato dalla nave americana Ocean Infinity, noleggiata di recente proprio per ritrovare il relitto.

Il sottomarino era scomparso dai radar il 15 novembre; due giorni dopo, a circa 400 chilometri dalla costa, aveva fatto la sua ultima comunicazione, avvertendo di un guasto causato dall'entrata di acqua, attraverso un condotto di ventilazione, che era finita nello scompartimento delle batterie elettriche causando un'esplosione e un incendio. Dopo la scomparsa aveva preso il via un'operazione di ricerca senza precedenti che si era concentrate a 430 chilometri dalla costa, intorno a un’area in cui era stata rilevata un'esplosione. Una corsa contro il tempo per recuperare in vita gli eventuali superstiti, per i quali però non c'è stato scampo.

Solo due giorni fa – per il primo anniversario dalla scomparsa – si è svolta la commemorazione organizzata dai familiari delle vittime. Per il noleggio, Ocean Infinity addebiterà al governo argentino 7,5 milioni di dollari.