Siracusa, lenzuoli ai balconi: “Fateli sbarcare”

Fateli sbarcare!”. E' l'urlo, scritto con pittura rossa su lenzuola bianche, lanciato dai siracusani in merito ai 47 migranti che da 8 giorni vivono a bordo della Sea Watch. L'imbarcazione ha appena passato la seconda notte in rada per ripararsi dal mare in tempesta. 

I lenzuoli con la scritta in rosso sono esposti sulla via principale di Siracusa, lungo corso Umberto, ed esprimono solidarietà nei confronti di donne, uomini e ragazzi ormai, come conferma l'equipaggio, “esausti e fortemente provati fisicamente e psicologicamente”. Solidarietà che arriva fino ai “piani alti”: il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, denuncia una “guerra sulla pelle di disperati” e ha annunciato che “il Comune e l'arcidiocesi sono pronti a fare la loro parte per accoglierli”. Per loro si è mossa anche la procura dei minori di Catania, che ha chiesto di fare sbarcare almeno i 13 minori presenti sulla nave, di cui otto non accompagnati.

Cosa Nostra

Non è la prima situazione in cui Siracusa ha alzato la voce. La prima volta che i lenzuoli comparvero ai balconi e alle finestre delle case dei siciliani fu dopo le stragi del 1992 contro i magistrati Falcone e Borsellino per manifestare così la propria ribellione alla violenza di Cosa Nostra. Ora quei lenzuoli sono tornati, con altro appello, quello al senso di pietà: “Fateli sbarcare”.