Singapore, nave militare Usa urta un mercantile nello Stretto di Malacca: 10 dispersi

Un incidente in mare, quello avvenuto nelle acque di Singapore, che sta assumendo contorni davvero tragici. A essere coinvolti nella collisione dello Stretto di Malacca, la nave antimissile Uss John S. McCain, della marina militare statunitense, e il cargo mercantile Alnic Mc, impiegato nel trasporto di prodotti petrolchimici. Secondo quanto comunicato dall’U.S. Navy, l’impatto sarebbe avvenuto alle 5.24, ora locale, mentre la nave era in avvicinamento al porto della città-Stato del Sud-Est asiatico: le operazioni di salvataggio sono tutt’ora in corso ma, secondo le autorità navali degli Stati Uniti, sarebbero già stati contati 10 dispersi e almeno 4 feriti nell’equipaggio dell’antimissile, composto da 330 uomini.

La McCain

La John S. McCain, la quale prende il nome dal padre del senatore dell’Ariziona, John McCain (due volte candidato alla Casa Bianca), appartiene alla United States Seventh fleet (la cosiddetta “Settima flotta”, dislocata nel Pacifico orientale e nell’Oceano Indiano) della marina militare Usa ed ha base nel porto di Yokosuka, in Giappone. Secondo quanto riferito, la nave si stava recando a Singapore, alleato statunitense (con il quale intrattiene accordi di cooperazione militare), per una consuetudinaria operazione di scalo. A bordo dell’antimissile, commissionata nel 1994, vi erano 23 ufficiali, 24 sottufficiali e 291 marinai.

Il precedente

Una collisione, quella dello Stretto di Malacca, che ricorda da vicino quella avvenuta il 17 giugno scorso fra il cacciatorpediniere americano USS Fitzgerald (anch’essa appartenente alla schiera di navi della Seventh fleet) e un mercantile filippino, avvenuto nelle acque del Mar del Giappone: in quell’occasione, il bilancio era stato di 7 marinai morti, con rimozione del capitano della nave dal suo incarico e l’avvio di un’indagine tutt’ora in corso, durante la quale è stato possibile riscontrare numerose negligenze che hanno portato al disastroso impatto fra i due scafi. Gli inquirenti avevano messo nel mirino anche altri membri dell’equipaggio, imponendo sanzioni dopo l’accertamento delle varie responsabilità.