Donna muore d’infarto nel barese. Il sindaco: “Ambulanza arrivata dopo 50 minuti”

Il sindaco: "Il Covid sta uccidendo anche il nostro sistema sanitario che non riesce piú a garantire cure necessarie a tutti"

Il luogo della tragedia

“Una signora accusa un malore, l’ambulanza arriva sul posto dopo 50 minuti. E nello sgomento e nell’incredulità generale, nella piazza centrale del nostro paese la comunità assiste alla morte di una persona”. A raccontare quanto accaduto sabato sera è il sindaco di Noci, Domenico Nisi, che si sfoga in un lungo post: “E’ inaccettabile”.

Il malore in piazza

La donna è deceduta sabato sera in Piazza Garibaldi, in pieno centro cittadino a Noci (comune in provincia di Bari), davanti a decine di persone che si trovavano lì a passeggiare.

Stando alla ricostruzione dei sanitari, sembrerebbe che la signora fosse in compagnia della figlia quando all’improvviso, all’altezza dell’edicola, abbia avvertito un malore. La giovane ha subito chiamato i soccorsi nel tentativo di salvare la madre, ma questi – stando ai presenti – sarebbero arrivati circa 40 minuti più tardi, addirittura 50 minuti come denunciato dalla figlia della signora poi deceduta.

I soccorritori al loro arrivo hanno tentato in tutti i modi di far rinvenire la donna, che nel frattempo aveva perso i sensi, adoperando un defibrillatore e applicando le manovre di rianimazione. I diversi tentativi svolti dagli operatori dell’ambulanza non hanno sortito gli effetti sperati. La donna è spirata sabato alle 20:45 circa, scrive Nocigazzettino.it.

Il post del sindaco Nisi

“Solo cosí può essere definito quanto accaduto nella nostra città ieri sera: una signora accusa un malore, l’ambulanza arriva sul posto dopo 50 minuti. E nello sgomento e nell’incredulità generale, nella piazza centrale del nostro paese la comunità assiste alla morte di una persona. Le telefonate, ieri sera e per tutta la mattinata di oggi, e le spiegazioni ricevute non riporteranno in vita la cara signora Maria, alla cui famiglia, porgo il cordoglio dell’intera comunità”, scrive il sindaco.

“La precarietà del nostro sistema sanitario è inaccettabile. Questo dolore e questo lutto, e lo sgomento che tantissimi stamattina mi manifestavano, devono costringerci a riflettere con grande serietà sul tempo che viviamo. Perché inaccettabile é anche il comportamento di tanti, nonostante gli appelli reiterati: ieri sera fiumane di ragazzi riempivano i viali della Villa comunale e le strade del nostro centro urbano, assembrati senza la benché minima attenzione”.

“Inaccettabile é quello che ho visto stamattina in Piazza Garibaldi: tante mascherine, ma tutte rigorosamente sotto il mento. Inaccettabile é la richiesta di maggiori controlli mentre si disattendono largamente le norme a tutti note. Io trovo inaccettabile che per la salvaguardia della salute di tutta la comunità debba essere necessario un vigile o un carabiniere per ogni abitante”, aggiunge Nisi.

“Trovo inaccettabile lo scontro sulla scuola: avrò memoria di quanto si consideri inalienabile il diritto dei nostri studenti alla frequenza delle lezioni, costi quel che costi, alla prossima nevicata. Ripenso ai mesi trascorsi ad occuparmi di questa emergenza, alle contraddizioni del sistema, alla carenza di tanti servizi, a tutto ciò a cui si sta rinunciando, al dolore di chi non può salutare i propri congiunti, alla solitudine di chi affronta il contagio, alla paura di ammalarsi”.

“Vorrei gridare, più di tutti voi, che ogni cosa che non funziona come vorremmo è INACCETTABILE. Ma l’unica cosa che, ci piaccia o no, dobbiamo ACCETTARE è che siamo in una situazione difficilissima, drammatica e inedita. Tutte le cose che non funzionano richiederebbero che noi, con comportamenti virtuosi, provassimo a mitigare le difficoltà.
La salvezza di una comunità è riposta solo e soltanto nella virtù di ognuno”.

“Tutte le telefonate e le rimostranze che continuerò a presentare non riporteranno fra noi la signora Maria, né i due anziani nocesi deceduti nella casa di riposo Giovanni XXIII di Alberobello o le persone che stanno perdendo la vita non a causa del Covid ma perché il Covid sta uccidendo anche il nostro sistema sanitario che non riesce piú a garantire cure necessarie a tutti”.

“Dobbiamo evitare di ammalarci di Covid ed è cosa possibilissima se stiamo attenti sempre e seguiamo le regole imposte. Dobbiamo avere pazienza nell’attraversare questo tempo buio…la furbizia, la rivendicazione ad ogni costo, la fretta di avere tutto alle spalle, purtroppo – conclude il sindaco Nisi – non renderanno meno lunga la notte“.