Si ribalta l'escavatore: muore 25enne

Due incidenti mortali sul lavoro a poche ore di distanza ieri  in Veneto, altre due “morti bianche” che si aggioungono alla lunga lista delle ittime di questo 2019. A Malcesine (Verona) un giovane operiao di 25 anni – di origini moldave – si è ribaltato ed è rimasto incastrato sotto un escavatore (e non un trattore, come sembrava in un primo momento) che stava guidando. L'incidente sulla via Panoramica: il giovane  è stato soccorso dal 118 e trasportato in elicottero a Verona, ma non c'è stato nulla da fare. Sul posto anche i vigili del fuoco, che hanno estratto il giovane da sotto il mezzo. A tarda ora non era ancora stata resa nota l'identità della vittima ma solo che si tratta di un cittadino moldavo regolare in Italia.

Ancora incidenti

Sempre ieri, ma a San Biagio, nel Trevigiano,  si è consumata una prima tragedia con coinvolto un mezzo agricolo. L'incidente mortale è avvenuto alle 12 del 28 ottobre, in via Bagnon a Olmi: una persona è rimasta schiacciata sotto un trattore ed ha perso la vita. L'incidente – scrive ilgazzettino.it – è avvenuto nell'azienda agricola “Gardin”, durante delle manovre con un trattore agricolo all'interno della proprietà: G. G. di San Donà di Piave (Venezia), in fase di retromarcia non si è accorto della presenza della vittima, un 66enne di San Biagio, Maurizio Tonon, travolgendolo. Il 66enne è stato subito soccorso ed elitrasportato all'ospedale di Treviso, ma per lui non c'è stato nulla da fare: troppo gravi le ferite. L'uomo è deceduto alle 13 in ospedale. Sempre nel Veronese e sempre nella giornata di ieri un agricoltore è rimasto gravemente ferito a causa del ribaltamento di un  trattore. L'incidente è avvenuto alle 15 nella zona di via Orazi. L'agricoltore è stato soccorso dal 118  con l'elicottero e versa in gravi condizioni. “Dall'inizio anno al 28 ottobre sono morte 594 persone sui luoghi di lavoro. Di questi, ben 128 sono periti schiacciati da un mezzo agricolo, trattore o similare. Inoltre, se si contano anche le persone morte sulle strade mentre si recavano a lavorare, la cifra sale a 1200 vittime. In meno di 10 mesi. Una strage silenziosa, una vergogna per il nostro Paese”, commenta sul suo sito Carlo Soricelli, noto pittore ed ex metalmeccanico, curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro.