Si lotta ancora per salvare il bimbo caduto nel pozzo

Con il passare delle ore, si affievoliscono sempre di più le speranze di trovare ancora vivo il bimbo che – oramai da cinque giorni – è intrappolato in un pozzo di prospezione largo 25 centimetri e lungo 110 metri, nella zona di Malaga. Ma nonstante i molteplici problemi tecnici che stanno rallentando le operazioni di salvataggio, c'è la convinzione che il piccolo sia ancora vivo, infatti, nel luogo in cui si trova affluisce aria.

Fallito il piano iniziale

Nel frattempo, sembra essere fallito il piano iniziale per salvare il piccolo Yulen: a causa dell'instabilità del terreno, è stata sospesa la realizzazione di un tunnel orizzontale al pozzo di prospezione, secondo quanto comunicato oggi ai media da Angel Garcia, il rappresentante dell'Ordine dei Minatori di Malaga, consulente delle operazioni. C'è però una nuova idea: iniziare la perforazione del primo dei due tunnel verticali e paralleli al pozzo di prospezione, per poi arrivare al bambino attraverso piccole gallerie orizzontali. 

Aiuti dalla Svezia

Nel frattempo, sul posto è giunta anche la Stockholm Precision Tools Ab, la compagnia svedese che nel 2010 riuscì a localizzare – e a contribuire al salvataggio – 33 minatori cileni che rimasero bloccati, in seguito a una frana, 69 giorni sotto terra.

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