Scontri di Genova, Tiani: “Oggetto di manipolazione politica”

Continuano a far discutere gli scontri fra Polizia e antagonisti andati in scena durante il corteo antagonista di Genova, organizzato in contemporanea a un comizio elettorale di CasaPound e sfociato in violenza quando i manifestanti hanno cercato di sfondare il cordone di sicurezza per tentare di raggiungere la piazza dove era allestito il palco del movimento di estrema destra. Secondo quanto riferito da Repubblica, anche un cronista del quotidiano, Stefano Origone, è rimasto coinvolto negli scontri subendo, secondo quanto raccontato, delle percosse nonostante si fosse identificato come giornalista. Una vicenda che ha sollevato alcune rimostranze, alle quali ha però immediatamente replicato, attraverso l'Adnkronos, il segretario generale del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia (Siap), Giuseppe Tiani, secondo il quale “ancora una volta le Autorità di Pubblica Sicurezza e i poliziotti rischiano di diventare il capro espiatorio di una piazza ideologica e violenta per il diffuso malinteso senso del diritto costituzionalmente tutelato, rispetto alle libertà di manifestare da parte di cittadini o gruppi politici”.

I fatti

Lo stesso Tiani ha precisato che “le immediate scuse presentate dal Questore di Genova al giornalista colpito erroneamente durante gli scontri sono state un messaggio democratico dimostrato con i fatti da parte di chi, non aveva la volontà di reprimere o circoscrivere il diritto di riunione e manifestazione. Ieri (due giorni fa, ndr) ci sono stati momenti concitati e difficili, i poliziotti sono stati bersaglio di lanci di materiale pericoloso come grosse biglie e pietre addirittura lanciate con le fionde”. A proposito delle violenze verificatesi per le vie di Genova, il segretario Siap ha precisato di non voler “entrare nel merito di valutazioni che competono all’Autorità Giudiziaria anche perché siamo certi che l’analisi dei fatti offrirà una visione più oggettiva e complessiva degli eventi di ieri, che valuterà anche le condizioni di stress alle quali vengono sottoposti i poliziotti che operano indossando le maschere antigas e gli scudi protettivi per difendersi dal lancio di materiale contundente”.

L'invito

Secondo Tiani, resta da considerare che “gli aspetti tecnici che emergono dai video che affollano il web devono tener conto di tutti gli elementi ambientali che determinano comportamenti che purtroppo cercano di macchiare il servizio di ordine pubblico effettuato in piazza Marsala e dintorni”. Circostanze per le quali “resta il rammarico di avere la conferma di quanto sosteniamo da tempo, ovvero che tutto quello che accade a Genova in particolare e nelle diverse piazze del Paese in tema di ordine pubblico è oggetto di manipolazione e scontro politico, nonostante il senso di equilibrio e responsabilità dell’Autorità locale di Ps e la professionalità che i Poliziotti quotidianamente dimostrano”. Il messaggio del segretario Siap si conclude con “un invito a tutte le autorità e agli uomini che rivestono delicate funzioni pubbliche ad evitare di soffiare sul fuoco e ad essere con senso di responsabilità concilianti, va assolutamente evitato per il bene e il corretto funzionamento delle Istituzioni della nostra Repubblica che si cerchi di far diventare espressione di una parte l’esercizio terzo delle funzioni delegate dalla legge alla Polizia di Stato e alle Forze dell’Ordine più in generale”.