La notte di Roma, proteste contro il coprifuoco: fumogeni e cassonetti in fiamme

La manifestazione, indetta dall'estrema destra, è stata contenuta dalle Forze dell'ordine. Di Maio condanna

Roma come Napoli. Nella notte, ondata di scontri e proteste contro il coprifuoco imposto dalla Regione Lazio per contenere l’emergenza coronavirus. Disordini che hanno interessato la zona di Piazza del Popolo, al centro della Capitale, dove decine di persone si sono radunate per dar via a una manifestazione contro “la dittatura sanitaria e il coprifuoco”. Lancio di petardi e fumogeni contro le Forze dell’ordine, qualche cassonetto incendiato, una carica di alleggerimento e conseguente dispersione dei manifestanti a Piazzale Flaminio. La manifestazione sarebbe stata promossa da Forza Nuova, senza ricevere l’autorizzazione. Le Forze dell’Ordine hanno eseguito alcuni fermi.

Disordini a Roma, Di Maio condanna

Dura la condanna del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che in un post ha parlato di “teppistelli” rivolgendosi ai manifestanti. E stigmatizzando le immagini di fumogeni e cassonetti incendiati. “Hanno distrutto un intero quartiere dando fuoco a cassonetti, scooter e macchine – ha scritto Di Maio – Gruppi di estrema destra organizzati per attaccare la città. Invece di fare i teppistelli col volto coperto, andatevi a fare un giro negli ospedali, chiedete ai vostri coetanei intubati come stanno, quanto soffrono. Complimentatevi con medici e infermieri, aiutate chi vi sta accanto e soprattutto abbiate rispetto delle nostre forze di polizia”.