ROMA, CANNULA POSIZIONATA MALE: NEONATA COSTRETTA ALL’AMPUTAZIONE DEL BRACCIO

Serban, albanese e giovane padre di una bimba nata prematuramente al sesto mese al Policlinico di Roma, dalla gioia per la vita della piccola è passato alla paura e al dolore per quanto accaduto negli ultimi giorni. Venuta al mondo il primo luglio, con i suoi 600 grammi era ricoverata in terapia intensiva e nonostante la fragile condizione il suo corpicino continuava a nutrirsi e a crescere gradualmente, con stupore dei genitori e degli stessi medici.

Da ieri però la piccola è stata trasferita al Bambin Gesù dove le è stato amputato il braccio sinistro. L’arto era infatti andato in necrosi, si pensa per una cannula posizionata male durante la sua permanenza all’Umberto I. Secondo alcune prime considerazioni sembra che nella fase di alimentazione artificiale, potrebbe essere stata compiuta una negligenza da parte dello staff medico nell’inserimento del sondino.

Si tratta solo di un’ipotesi che dovrà essere confermata dagli investigatori della procura specializzati in questi casi. Dal Bambin Gesù intanto spiegano che l’intervento è riuscito e che attualmente la piccola si trova in terapia intensiva.

La vicenda ha portato all’apertura di un’inchiesta sul quale indagano per lesioni colpose gravi il pubblico ministero Delia Cardia e il procuratore aggiunto Leonardo Frisani. Le indagini scientifiche che analizzeranno la cartella clinica e l’arto della piccola, saranno guidate da Vincenza Liviero, nota per aver prestato consulenza nell’omicidio di Meredith Kercher, la studentessa uccisa nel 2007 a Perugia.