Ripresa la circolazione sulla linea Milano-Brescia

Lentamente la situazione torna alla normalità su due dei quattro binari della linea Brescia-Milano dove ieri uno spaventoso incidente ferroviario tra Pioltella e Segrate ha provocato la morte di 3 donne e il ferimento di 46 persone. 

Traffico

A dare conto del graduale ripristino del traffico ferroviario sono state le Fs con un comunicato. Sono attualmente assicurati i collegamenti della lunga percorrenza e del trasporto regionale tra le principali stazioni della linea, con riprogrammazioni del servizio. I treni potranno subire rallentamenti medi di circa 30 minuti. E' inoltre prevista l'attivazione da parte di Trenord di un servizio sostitutivo con bus tra la stazione Fs di Treviglio e la fermata Cassina De Pecchi della Linea Verde della Metropolitana. Non solo: Atm (Azienda dei trasporti milanesi) consentirà l'accesso alla rete del trasporto pubblico ai viaggiatori con abbonamento e biglietti Trenord. “Per facilitare gli spostamenti dei passeggeri delle ferrovie, la metro verde è potenziata – si legge sul sito Atm -. Sono stati istituiti dei bus di collegamento tra la stazione M2 di Cassina de' Pecchi e Treviglio. Inoltre bus Atm collegano le stazioni di Vignate, Pioltello, Segrate e Lambrate M2″.

L'indagine

La consueta efficienza lombarda, insomma, prova a mettersi alle spalle il sangue, le urla e le lamiere del regionale 10452, deragliato e finito contro un palo. Sul binario parallelo prosegue l'indagine della Procura di Milano per disastro colposo. A breve saranno formalizzate le prime iscrizioni nel registro delle notizie di reato dei presunti responsabili. Tra questi, con ogni probabilità, manager e responsabili della sicurezza, di Rete Ferroviaria Italiana, società del Gruppo Ferrovie dello Stato responsabile della gestione della rete ferroviaria nazionale. Non è escluso nemmeno che altre iscrizioni, sempre per ragioni tecniche legate agli accertamenti, debbano essere effettuate e che le indagini si allarghino anche ad alcuni responsabili di Trenord. Nel frattempo, è stata sequestrata la scatola nera del convoglio, sono stati sigillati i vagoni e l'intera area in cui è avvenuta la tragedia e sono stati acquisiti tutti i documenti che riguardano la manutenzione e i lavori su quel tratto di binari.

Le ipotesi

Allo stato, anche se l'inchiesta in questa fase non esclude a priori alcuna ipotesi, nemmeno la più remota di un atto di sabotaggio, la “rottura” della rotaia pare essere stata la causa dell'uscita del treno dai binari e non l'effetto. Ad ogni modo, potrebbe essere decisiva una super consulenza affidata dai pm a due esperti ingegneri che si sono già occupati di disastri ferroviari, come quello di Viareggio. Il mezzo andava a 140 km/h, velocità che al momento non risulta essere stata indicata dagli esperti come eccessiva per quella tratta. Per ora a detta dei pm non sono emerse segnalazioni recenti su problemi su quelle rotaie, ma gli inquirenti dovranno comunque approfondire un episodio di sviamento di un treno che si verificò a luglio proprio all'altezza di Pioltello. E analizzare quale era lo stato di manutenzione dei binari