Pm deposita nuovi documenti: si valuta riapertura caso

Nel giorno dell'udienza davanti al gip di Roma per discutere la richiesta di archiviazione del caso, un incartamento proveniente dalla Procura di Firenze è stato depositato dal pm Maria Rosaria Guglielmi. Questi nuovi documenti inediti potrebbero, invece, riaprire le indagini relative all'omicidio della giornalista del Tg3 Ilaria Alpi e dell'operatore Miran Hrovatin, avvenuto il 20 marzo del 1994 a Mogadscio, in Somalia.

I documenti inediti

L'incartamento, trasmesso di recente a piazzale Clodio dalla Procura di Firenze, riporta alcune conversazioni tra soggetti somali che, in Italia, parlavano dell'agguato che è costato la vita alla giornalista e all'operatore. In realtà, l'incartamento fa parte di un procedimento slegato dal caso Alpi e riguarda un presunto traffico di camion dismesi dell'Esercito italiano verso la Somalia

Sit-in fuori dal Tribunale

Nel frattempo, esponenti dei Comitati di redazione della Rai, Fnsi, Ordine dei Giornalisti, Usigrai, associazione Art.21 e Libera Informazione si sono organizzati in un sit-in fuori del Tribunale per dire no all'archiviazione delle indagini, richiesta che era stata avanzaa dai pm romani nel luglio scorso vista “l'impossibilità di risalire al movente e agli autori degli omicidi”. 

L'agguato

Era il 20 marzo del 1994 quando un commando di sette uomini fermò la jeep con a bordo Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. I due erano a Mogadiscio, non distanti dall’ambasciata italiana. Furono uccisi a colpi di kalashnikov. Durante il rimpatrio delle salme in Italia furono aperti i sigilli dei bagagli e scomparve le registrazioni e gli appunti dei giornalisti.