Parma ancora nel caos, la morsa del maltempo non lascia il Paese

L’allerta meteo in Italia non si ferma. Dopo la Liguria adesso il maltempo imperversa in Emilia Romagna e in Piemonte e scattano nuovi allarmi per possibili alluvioni. Le zone attualmente più colpite sono nel parmense e nell’alessandrino. Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, ha fatto sapere che la situazione è molto più grave di quanto si pensava e che la città è invasa dal fango e ha ordinato la chiusura su tutto il territorio comunale delle scuole di ogni ordine e grado. “Si consiglia ai cittadini di prendere l’auto privata solo se strettamente necessario per non rischiare di intralciare il lavoro dei mezzi di emergenza” , è l’appello di Pizzarotti , che ha concluso dicendo che la situazione elettrica è in via di miglioramento mentre rimane bloccata quella della telefonia mobile che sta creando molti disagi agli enti e agli uomini addetti alla sicurezza. Anche in Piemonte, nella provincia di Alessandria, il maltempo ha causato allagamenti e isolato diversi paesi e il sindaco di Novi Ligure, Muliere, è molto preoccupato perché la città è completamente allagata. La protezione civile lancia un’allerta meteo anche per Umbria e Lazio dopo che la vasta perturbazione molto lentamente si sta dirigendo verso il centro.

“Credo che stiamo vivendo un momento del Paese in cui l’attenzione non può non concentrarsi con la massima forza sulla tutela del territorio, sulla tutela del nostro patrimonio culturale, oltre che storico-artistico, perché stiamo vivendo dei fenomeni di spaventosa devastazione”. Questo è ciò che ha detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, durante l’incontro di questa mattina al Quirinale con una rappresentanza degli Allievi degli istituti di formazione del Corpo Forestale dello Stato nel 192°anniversario dalla fondazione. Il capo dello Stato ha poi aggiunto: “Credo di dover condividere, all’indomani dei fatti così sbalorditivi e sconvolgenti di Genova, l’accento messo sull’importanza che ha la tutela del patrimonio forestale anche per prevenire rischi derivanti dal dissesto idrogeologico di cui purtroppo il nostro Paese soffre endemicamente”.