Orrore a San Lorenzo: stuprata e uccisa nello stabile occupato

Si chiamava Desirée Mariottini, aveva 16 anni e proveniva da Cisterna di Latina, la giovane trovata morta in uno stabile occupato nel quartiere San Lorenzo, a Roma. L'autopsia sul corpo ha evidenziato tracce di stupefacente e i segni di un rapporto sessuale. A rafforzare l'ipotesi che la ragazza sia stata drogata, violentata e uccisa ci sarebbe anche la testimonianza di un giovane senegalese, che alla polizia avrebbe raccontato: “L'hanno drogata e violentata”. Un teste oculare che avrebbe visto Desiree moribonda, o forse già morta, sdraiata con una coperta sopra.

Il racconto del testimone: “C'erano africani e arabi”

“Una ragazza urlava – avrebbe detto il giovane, che ha già reso deposizione in Questura -. Ho guardato quella che urlava e c'era un'altra ragazza a letto: le avevano messo una coperta fino alla testa, ma si vedeva la testa. Non lo so se respirava ma sembrava già morta, perché l'altra ragazza urlava e diceva che era morta”. Il racconto del giovane è vagliato in queste ore anche dai magistrati della Procura di Roma del pool reati sessuali che procedono per omicidio e stupro. “Io sono del Senegal. Io c'ero quella sera, dopo che è morta c'ero”, avrebbe raccontato il testimone. La testimonianza si farebbe poi più dettagliata: “Sono arrivato lì tra mezzanotte o mezzanotte e mezza – avrebbe detto – sono entrato e c'era una ragazza che urlava. Nell'edificio c'erano africani e arabi: un po' di gente, sei o sette persone”. Sempre secondo la testimonianza, accanto a Desirée ci sarebbe stata anche un'altra ragazza: “era italiana penso pure fosse romana, parlava romano, urlava 'l'hanno violentata', poi lei ha anche preso qualche droga perché lì si vende la droga. Lei diceva 'sono stati tre sicuramente o quattro'“. Per ora, anche se la Procura ipotizza lo stupro, l'autopsia non avrebbe evidenziato segni di violenza ma di un rapporto sessuale che ora le indagini dovranno verificare se consensuale. L'edificio intanto è stato posto sotto sequestro. Tanti i sopralluoghi e sono stati acquisiti anche i filmati delle telecamere di sorveglianza.

Salvini: “Oggi vado lì”

La morte della giovane, che ricorda per molti versi quella di Pamela Mastropietro, la 18enne romana uccisa nel maceratese nel febbraio scorso, ha colpito il ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Intervenuto stamattina a Rtl, ha detto: “Voglio andare a San Lorenzo in questo palazzo dove una ragazza è stata stuprata ed uccisa. Non può essere un ricettacolo di spacciatori ed una ragazza non può morire stuprata nel cuore di Roma”. Al ministro giunge un messaggio, su Facebook, da parte della presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, che si chiede: “Dov’è lo Stato? Perchè in Italia ci sono ancora tutte queste zone franche dove regna l’illegalità? Dov’è il sindaco Raggi, che tollera che intere zone di Roma siano trasformate in territorio di spaccio, occupazioni abusive e delinquenza? Basta con questo lassismo! Il ministro Salvini a San Lorenzo si porti direttamente i blindati e la ruspa per sgomberare quello schifo”.

Raggi risponde al ministro dell'Interno

“La Lega Nord probabilmente non conosce Roma. Non c'è solo San Lorenzo come quartiere difficile. Abbiamo quartieri più periferici come San Basilio, Tor Bella Monaca e Corviale, o anche meno periferici come Centocelle, in cui è necessario che l'azione dello Stato sia più incisiva”. Così Virginia Raggi, sindaco di Roma, ha risposto al ministro Salvini dopo il suo annuncio di voler andare presso lo stabile occupato a San Lorenzo. “Servono più forze dell'ordine – ha aggiunto la prima cittadina – accompagnerò io stessa il ministro a conoscere Roma in modo che si possa passare finalmente dalle parole ai fatti”. I due, Salvini e Raggi, si stanno incontrando in queste ore presso la sede della Prefettura di Roma, dove è in corso una riunione del Comitato provinciale per l'ordine pubblico e la sicurezza. Il tavolo di lavoro è riunito sul tema degli sgomberi degli immobili occupati e della sicurezza urbana. Salvini, finita la riunione, si è diretto a San Lorenzo con una rosa bianca in mano.