Orrore a Bari, soffoca la figlia di tre mesi: arrestato il padre

Orrore a Bari dove un uomo è stato arrestato perché è accusato di aver soffocato la figlia di appena tre mesi. Giuseppe Difonzo, 29 anni e residente ad Altamura, era già detenuto per violenza sessuale nei confronti di una minorenne figlia di amici di famiglia. Secondo le indagine condotte dai carabinieri, coordinate dal pubblico ministero della Procura di Bari, Simona Filoni, l’uomo avrebbe tentato più volte di uccidere la figlia provocandole continui ricoveri. La notte fra il 12 e il 13 febbraio 2016, secondo il pm con premeditazione, l’avrebbe uccisa.

Secondo quanto emerso dalle indagini, dal 19 novembre 2015 al 13 febbraio, giorno del decesso della piccola, la bimba era stata ricoverata per 76 giorni complessivi. L’ultimo ricovero era avvenuto all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. Ad insospettire il personale medico, che poi avrebbe allertato il Tribunale per i minorenni, è stata la constatazione che la neonata, mentre era all’interno della struttura sanitaria, non presentava nessun tipo di difficoltà respiratoria né patologie che potessero giustificare i disturbi che costringevano ai ricoveri.

Inoltre ci sarebbe anche un testimone oculare: un bambino di tre anni e mezzo, ricoverato nella stessa stanza della vittima, che avrebbe assistito al tentativo di soffocamento da parte del padre la mattina precedente al giorno in cui la bambina è stata poi uccisa. Il piccolo teste è stato sottoposto nei mesi scorsi ad ascolto protetto e avrebbe confermato l’episodio, mimando i gesti visti fare all’uomo.

Inoltre dalle indagini è emerso che il padre della vittima era un soggetto portatore della sindrome di Munchausen, patologia psichiatrica che porta a chi ne è affetto a cercare di attirare su di sé l’attenzione. Proprio per questa malattia, l’uomo è stato ricoverato nel corso degli anni ben 28 volte, in una occasione dopo aver simulato un tentativo di suicidio.