“Omicidio volontario”: accusato il compagno della madre

Sono state formulate le prime accuse nei confronti del 24enne che, la notte scorsa, è stato fermato a Cardito in quanto sospettato di aver picchiato un bimbo di 7 anni fino a ucciderlo, riservando lo stesso trattamento alla sorellina, ferita gravemente e ricoverata d'urgenza per gravi tumefazioni sul viso. Entrambi i bambini erano i figli della sua compagna che risiedeva in un'abitazione del piccolo centro alle porte di Napoli assieme ai suoi tre bambini (il terzo fratello è rimasto illeso). Ora, la Procura di Napoli Nord ha formulato contro il giovane le accuse di omicidio volontario aggravato e tentato omicidio aggravato. Il provvedimento porta la firma del sostituto di turno della Procura della Repubblica di Napoli Nord, Paola Izzo, arrivata al termine di un interrogatorio andato avanti per l'intera notte nel commissariato di Afragola. L'uomo si è difeso affermando che il bimbo sarebbe morto cadendo dalle scale ma, come detto, anche la sorella ha riportato gravi percosse tanto che, nell'osservare il suo volto, i medici avrebbero affermato di non aver mai visto nulla del genere. La piccola, di soli 8 anni, è tuttora ricoverata presso l'ospedale pediatrico Santobono di Napoli.

Il sindaco: “Lutto cittadino il giorno dei funerali”

Gli investigatori, che hanno comparato la versione dell'uomo con quella della sua compagna, stanno ora cercando di ricostruire la dinamica dell'accaduto, alla ricerca di un possibile movente. Fra le ipotesi formulate, la possibilità che il 24enne non tollerasse le attenzioni della donna (31 anni) verso i suoi figli. Nel frattempo, il sindaco della cittadina, Giuseppe Cirillo, ha annunciato che nel giorno dei funerali del bimbo (dei quali non si conosce ancora la data) proclamerà il lutto cittadino. Il primo cittadino ha affermato di conoscere “il ragazzo fermato e la sua famiglia”, definendole “persone tranquille” ma anche che, ora, “la nostra attenzione sarà per gli altri due bimbi”.