Omicidio Stano: in carcere anche i 2 maggiorenni

Il gip del Tribunale di Taranto non ha convalidato i fermi (ritenendo non sussistente il pericolo di fuga) dei due maggiorenni coinvolti nell'indagine sulle violenze compiute ai danni di Antonio Stano, il 66enne di Manduria morto il 23 aprile, ma ha emesso nei confronti dei due indagati un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il giudice ha così condiviso il quadro accusatorio della Procura, anche in relazione al reato di tortura. “La misura della custodia cautelare in carcere – scrive il gip del Tribunale ordinario Rita Romano – appare sostanzialmente adeguata alla gravità dei fatti, avendo gli indagati dimostrato notevole inclinazione alla consumazione di reati, totale inaffidabilità e completa assenza di freni inibitori”. 

Minorenni

Stessa decisione era stata adottata ieri dal gip del Tribunale per i minorenni di Taranto, Paola Morelli, nei confronti dei 6 minori indagati nell'inchiesta. Non ha convalidato il fermo per la mancanza del pericolo di fuga ma ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tutti e sei (due 16enni e quattro 17enni). I ragazzi sono accusati di tortura, sequestro di persona, danneggiamento e violazione di domicilio, relativamente all’inchiesta sulla morte del 66enne e, secondo il gip Morelli, potrebbero inquinare le prove o ripetere gesti violenti se lasciati liberi. Stano, che soffriva di disagi psichici, aveva subito una lunga serie di aggressioni e violenze in casa e per strada, tanto da indurlo a non uscire più. La baby gang filmava le vessazioni e gli atti di violenza e poi li postava in una chat di Whatsapp denominata “La comitiva degli orfanelli”. Nell’inchiesta sono coinvolti altri sei minori, già iscritti nel registro degli indagati, ed altri sono in via di identificazione.