Ocean Viking: sbaracati a Taranto 176 migranti

Sono sbarcati stamattina nel porto mercantile di Taranto (zona Porta Napoli), i 176 migrati soccorsi in acque internazionali dai volontari di SOS Mediterranee e Medici senza Frontiere che si trovano a bordo della nave Ocean Viking. Tra le persone soccorse, ci sono 12 donne, di cui 4 incinta, e 33 minori, di cui 23 non accompagnati da adulti. Sit-in stamattina all'alba per un gruppo di aderenti ai movimenti, sindacati, promotori della campagna #ioaccolgo per dire ai migranti “Benvenuti a Taranto, benvenuti in Italia”:  negli scorsi giorni, tutti insieme si erano costituiti Comitato provinciale. Presente ufficialmente anche una delegazione comunale, mentre rappresentanti locali della Lega hanno manifestato contro l’arrivo dei migranti nel porto tarantino.

Il commento dell’arcivescovo

“Auspico che il dovere civico e morale dell’accoglienza spazzi via la tentazione della polemica pretestuosa. Taranto ha già dato in passato prova della sua grande generosità, si renda ancora una volta disponibile a questa transitoria ospitalità”. Lo ha detto al Sir l’arcivescovo della diocesi ionica, mons. Filippo Santoro, commentando lo sbarco nel capoluogo pugliese, oggi, di 176 migranti. “Mi raggiunge a Roma, dove sono per il Sinodo sull’Amazzonia – scrive mons. Santoro – la notizia dell’arrivo a Taranto della Ocean Viking, con il suo carico di umanità dolente. È vivo ancora il lutto per il recente naufragio che ha visto la stessa nave impegnata con la Marina Militare nella ricerca delle vittime. La gran parte non è stata restituita dal mare: oggi fortunatamente possiamo parlare di vita e non di morte. Durante questo Sinodo stiamo affrontando questioni di cui l’Amazzonia è il paradigma: senza un diverso approccio al Creato, all’economia, a quella ecologia integrale di cui ci ha parlato il Papa, saremo costretti ad assistere inermi ai rischi e al dolore che tutte le migrazioni portano con loro. Gli eventi bellici di questi giorni, quelli che da anni si trascinano, non fanno e faranno altro che aggravare la condizione di persone, uomini, donne, bambini, a cui dobbiamo guardare come ci ha insegnato il Vangelo; un altro modo non rispetta la dignità di ogni essere umano”.