Nuova operazione per Angela Grignano

E'ancora in ospedale Angela Grignano, la giovane trapanese rimasta coinvolta nell'esplosione della palazzina del IX arrondissement di Parigi, vicino l'Opera. La ragazza ha riaperto gli occhi per qualche istante, dopo che i medici hanno allentato il dosaggio dei farmaci, per poi rientrare nella sala operatoria dell'ospedale Tenon, sempre a Parigi, per un nuovo intervento. I maggiori problemi sono alla gamba sinistra, gravemente danneggiata dall'esplosione: i medici hanno cercato di salvarla eseguendo un complicato intervento chirurgico. Un'operazione perfettamente riuscita secondo quanto riferito dai familiari di Angela: “I medici ci hanno rassicurato che l'operazione è andata più che bene, sono molto contenti e ottimisti”

Grave una gamba

Come aveva spiegato all'Ansa dal fratello di Angela, don Giuseppe, accorso a Parigi per assistere la sorella, “è rimasta una sola arteria ad irrorare la zona sotto il polpaccio” e, “nonostante il primo lungo intervento chirurgico – ha detto – i medici non sono riusciti, per le gravissime lesioni all'arto, a ripristinare la circolazione sanguigna. E purtroppo dalla gamba martoriata, Angela continua a perdere sangue”. Una complicazione che potrebbe, secondo i medici, compromettere le condizioni generali della giovane, vista la forte infiammazione scaturita nell'arto. Al momento, tuttavia, i medici erano rimasti riservati. Nella giornata di ieri era stato effettuato anche un intervento alla mano, fortunatamente perfettamente riuscito: “Per la mano i medici sono riusciti a salvare tutto, per la gamba la cosa è più complessa”.

La quarta vittima

Nel frattempo, mentre Angela lotta per tornare all'affetto dei suoi cari, il bilancio della disastrosa esplosione si aggrava: è stato infatti recuperato il corpo di una donna, rimasto sotto le macerie dell'edificio. La donna è stata ritrovata già priva di vita e va ad aggiungersi ai decessi dei due pompieri e della turista spagnola avvenuti ieri. Al momento, invece, i feriti sono una cinquantina, 10 dei quali ritenuti in gravi condizioni.