Nicaragua: i paramilitari attaccano due chiese

Attaccate due chiese in Nicaragua, il più grande Paese del Centro America. Le forze speciali paramilitari fedeli al governo di Daniel Ortega hanno attaccato, tra sabato e domenica, prima la cattedrale di León e poi quella di Managua.

Gli attacchi

Nello specifico, il primo attacco si è verificato sabato scorso quando un gruppo di paramilitari ha assediato la cattedrale di León, lanciando pietre e bottiglie durante la celebrazione per il primo anniversario dell’uccisione, durante la repressione, del chierichetto Sandor Dolmus. Alcuni fedeli sono fatti oggetto di attacchi una volta usciti dalla chiesa, rassicurati che sarebbe stata garantita la loro incolumità, riportando diverse ferite. Altri, terrorizzati, sono rimasti all’interno della chiesa per ore. Il tutto nella latitanza della Polizia “regolare”. Il Consiglio interamericano per i diritti umani, nel segnalare l’attacco, ha espresso “una volta di più l’urgenza di garantire l’incolumità di chi manifesta”. Il giovane ministrante della Cattedrale di Leon è stato assassinato appena 15enne dai paramilitari il 14 giugno 2018 mentre stava camminando per strada, insieme ad altri ragazzi vicino alla chiesa. Coloro che lo conoscevano lo descrivono come un ragazzo molto buono e servizievole, che desiderava diventare sacerdote. Nella sua ultima pagina facebook aveva scritto: “Signore Gesù, metto nelle tue mani il tuo paese, il Nicaragua, particolarmente Leon. Non lo abbandonare. Mandaci la pace. Non si è mai sentito che tu abbia abbandonato qualcuno, aiuta Leon, aiutaci a vincere il male”. Il giovane è stato sepolto con l’abito dei ministranti. La chiesa attaccata sabato, nota anche come la Cattedrale di Santa María de Gracia, è una delle più importanti storicamente in Nicaragua: alla Cattedrale è stato infatti riconosciuto lo status di Patrimonio mondiale dell'umanità dall'Unesco nel 2011. Ieri, a Managua, si celebrava la messa di ringraziamento per la liberazione di alcuni detenuti politici, che hanno partecipato alla celebrazione. Al termine della celebrazione alcuni dei presenti hanno provato a promuovere una manifestazione, quando – riporta il Sir – i paramilitari hanno lanciato bombe “stordenti” fin dentro la chiesa e hanno attaccato i manifestanti, due dei quali sono rimasti feriti.