NEW DELHI, CONTADINO SI IMPICCA DURANTE UNA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA

Dramma a Nuova Delhi dove, durante una manifestazione contro il governo che sta votando una legge sull’espropriazione delle terre, un contadino indiano si è impiccato ad un albero davanti a centinaia di persone.

Un gesto estremo che è stato ripreso con gli smartphone dalle decine di presenti e ritrasmesso sui social network. L’uomo, identificato come Gajendra Singh Rajput, originario del Rajasthan, ha lasciato un biglietto dicendo che non era più in grado di dar da mangiare ai tre figli.

“Sono stato cacciato dalla mia casa dopo che il mio raccolto è andato distrutto dal maltempo. – si legge nel biglietto lasciato dall’uomo – Per favore, ditemi come posso tornare a casa”. Il premier Modi si è detto scioccato per l’accaduto, e in un tweet ha scritto che “In nessun momento i contadini devono pensare di essere soli. Siamo tutti insieme per creare un futuro migliore per gli agricoltori in India”.

Il Aam Aadmi PArty (Aap), cioè il partito dell’uomo comune, aveva organizzato la manifestazione per protestare contro il progetto di legge del partito del primo ministro Narendra Modi sull’espropriazione delle terre, progetto che secondo l’opposizione viola i diritti degli agricoltori. Il suicidio è stato ripreso in diretta dalle telecamere che documentavano la manifestazione. alcuni volontari del partito si sono precipitati per staccare l’uomo dall’albero, ma era troppo tardi ed è arrivato in ospedale quando era già morto.

La tragedia ha acceso i riflettori sull’ondata di suicidi di contadini che sta travolgendo gli stati dell’Uttar Pradesh, Rajastan, Punjab e Haryana, dove a causa di violente piogge i raccolti di marzo sono andati distrutti. Solo nel 2012 sono 13.754 i contadini più poveri che si sono tolti la vita, mentre nel 2013 sono 11.772.