Nepal: un bus precipita in un fiume, recuperati 47 corpi

Solo oggi, dopo tre giorni, è stato possibile recuperare i corpi senza vita di 47 persone dopo che il loro bus era precipitato in un fiume in Nepal. A dare l’annuncio sono stati i media nepalesi che hanno citato le fonti della polizia. Il tragico incidente si è consumato in una sperduta vallata nell’ovest del Paese a circa 400km da Kathmandu. Le cause dell’incidente molto probabilmente vanno ricercate nell’eccessiva velocità che avrebbe fatto uscire di strada il bus scaraventandolo nel fiume Bheri.

Inizialmente erano stati trovati cinque corpi, mentre altri dieci passeggeri erano riusciti a salvarsi nuotando a riva ma sull’autobus viaggiavano oltre 50 persone. I mezzi di soccorso sono arrivati sul luogo dell’incidente dopo diverse ore e soltanto ieri sono riusciti a recuperare il veicolo sul fondo del burrone. Tra le vittime c’è un indiano, da quanto si è appreso finora.

Le statistiche sugli incidenti in questo Paese nono sono affatto confortanti: solo nell’ultimo mese ci sono stati 62 morti. Il 24 ottobre scorso  un autobus era finito in una scarpata nel Nepal centrale uccidendo 15 passeggeri e ferendone diversi altri, tra cui due giovani cooperanti italiane, Chiara Mastrofini e Marta Lanzi. Il bus era precipitato in una scarpata a Belkot, nel distretto di Nuwakot. Fra i morti c’ era anche una donna di nazionalità israeliana, mentre tra i feriti non gravi un francese, uno spagnolo ed un israeliano. Molti degli incidenti stradali che avvengono nel paese sono causati dalla scarsa manutenzione dei mezzi; in questo caso il mezzo viaggiava con un carico eccessivo che ha fatto perdere il controllo al conducente.