Neonato morto in ospedale: è il terzo in pochi giorni

Un bimbo nato prematuro lo scorso quattro dicembre è morto nel reparto di Terapia intensiva neonatale degli Spedali Civili di Brescia a causa di un'infezione. Si tratta del terzo decesso in una settimana. Infatti, altri due piccoli – che erano stati in stanza con il bimbo che aveva accusato uno choc settico il 29 dicembre – sono deceduti nei giorni scorsi. 

Inviati i Nas nella struttura. Disposta l'autopsia

In seguito all'ultimo decesso, il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha inviato nella struttura ospedaliera di Brescia i Nas e ha avviato l'ispezione ministeriale. “E' necessario fare chiarrezza per capire se ci sia correlazione tra i diversi casi”, ha affermato il ministro, spiegando che la verifica è necessaria per fare chiarezza sulla vicenda. “Lo dobbiamo a questi bambini che non hanno fatto in tempo ad affacciarsi alla vita, ai loro familiari che abbraccio in questo momento di dolore, e anche a chi lavora con impegno e serietà ogni giorno in una struttura eccellente com'è l'ospedale bresciano”. 

La lettera della mamma

Nessuna attacco, ma la ricerca della verità. Si potrebbe riassumere così la lettera che la mamma di Marco – il piccolo deceduto all'opedale di Brescia – ha inviato a Bresciaoggi. “Marco è nato alla 30ma settimana con cesareo perchè io avevo la pressione alta, da lì iniziamo la nostra esperienza in terapia intensiva neonatale agli Spedali Civili di Brescia. Marco subisce un pneumotorace dal quale piano piano ne usciamo. Inizia a mangiare e crescere, da 1050 grammi arriviamo a 1500, iniziamo a poterlo tenere un po' in braccio e a toglierlo quindi dalla termoculla. Iniziamo a fare la marsupio terapia ed io sono al settimo cielo, il 29 dicembre ci dicono che non possiamo fare la terapia perché dagli esami pare che abbia in corso un'infiammazione. La mattina dopo, il 30, mi chiamano e mi dicono che il bambino è peggiorato e hanno dovuto intubarlo a causa di uno choc septico, quando arrivo in ospedale noto che nella stanza manca la culla di una bimba e scopro poco dopo che la piccola è morta durante la notte – scrive la donna – Mi dicono che Marco ha preso un batterio, non si sa quale e parlano di sepsi, fatto sta che da quel giorno è il declino, Marco non respira più autonomamente, non fa pipì ed iniziano una serie di terapie che però non portano a grandi risultati. E oggi 5 gennaio poco dopo le 18 il suo cuore ha ceduto. Ieri il suo vicino di letto è morto per motivi ignoti. Ora 3 bimbi deceduti in meno di una settimana di cui 2 con infezione batterica sicura, è strano, soprattutto in un reparto che già l'estate era stato chiuso per il diffondersi di un batterio septico che provocò 3 decessi e 10 contagi. Non accuso nessuno di negligenza, ma voglio sapere cosa è accaduto, visto che ho esposto anche al primario dei dubbi sulla sterilità e su alcune cose secondo me poco adeguate in un reparto simile. Mio figlio non c'è più ma altri bambini potrebbero star male”.