Napoli, scoperta centrale di documenti falsi

Si chiama Mohammed Alì Tahiru il cittadino ghanese finito in manette in seguito a un blitz delle forze dell'ordine nel centro di Napoli dove, in un edificio nella zona di Piazza Garibaldi, è stata scoperta una stamperia clandestina con migliaia di documenti falsi – 8 mila per la precisione – molti dei quali già pronti per la consegna.

Le indagini

Le indagini, che hanno visto il coinvolgimento per giorni di numerosi agenti, hanno permesso alla polizia municipale partenopea di smantellare la centrale di falsificazione situata in un appartamento in via Vico Fondaco Vecchio. La notizia, riportata da alcuni quotidiani locali è stata confermata da fonti della polizia municipale che hanno spiegato che il fascicolo è passato alla Procura antiterrorismo di Napoli. Gli investigatori hanno accertato che Alì Tahiru raccoglieva le richieste dei clienti la mattina, al di fuori della moschea di via Torino, garantendo la consegna dei documenti nel pomeriggio. L'uomo è stato arrestato mentre usciva di casa con i documenti da consegnare.

I documenti falsi

Nella stamperia sono stati rinvenuti circa 8.000 documenti tra passaporti, carte di identità, patenti di circolazione e permessi di soggiorno, oltre a tutto il materiale necessario per la loro produzione. Gli agenti hanno trovato anche i timbri delle questure di Caserta, Roma e Bologna, e circa 3.000 euro in contanti. Tra i documenti sono state trovate anche cento carte di identità in “bianco” risultate rubate nel comune di Portici e venti nel Comune di Napoli. Attaccate al muro, più di trecento fototessere che ritraevano presumibilmente i clienti in attesa di ricevere il documento richiesto.