Milano, donna uccisa in casa, il marito confessa: “Sono stato io”

Svolta nelle indagini sull’omicidio di Rosanna Belvisi, la donna trovata morta nella giornata di domenica 15 gennaio nel suo appartamento di via Coronelli a Milano. Il marito, infatti, dopo un lungo interrogatorio ha ceduto e ha confessato il crimine da  lui commesso. Luigi Messina, 53 anni, attualmente in stato di fermo, ha ammesso le proprie responsabilità intorno alle quattro di mattina davanti agli uomini della squadra mobile di Milano e davanti al pm Gaetano Ruta e al procuratore aggiunto Alberto Nobili.

In base a quanto emerso dalle prime indagini degli inquirenti, Messina e sua moglie litigavano spesso, liti che negli ultimi mesi erano diventati sempre più frequenti. Il reo confesso aveva cercato – dopo aver commesso il delitto – aveva cercato di costruirsi un alibi: era uscito per strada, girovagando per le strade del quartiere, cercando di farsi vedere da quante più persone possibili.

Una volta rientrato a casa, Messina ha chiamato il 118 denunciando di aver trovato la porta della sua abitazione aperta e la moglie a terra con un profondo taglio alla gola. Dopo poche ore dal ritrovamento del cadavere, alcuni inquilini del palazzo dove si è verificato il crimine sono stati interrogati dalla polizia. Con loro era stato portato in questura anche il marito della vittima, che aveva attirato l’attenzione dei poliziotti a causa di un taglio – che sembrava fresco – alla mano e alle molte contraddizioni presenti nel suo racconto. Agli agenti, Messina ha raccontato tutto il suo pomeriggio: il pranzo, la passeggiata, un dolce mangiato in una pasticceria e poi il rientro a casa, ma poi non ce l’ha fatta più a mentire ed ha confessato l’omicidio della moglie. Messina ha indicato agli agenti anche dove trovare il coltello usato per il crimine e i suoi abiti sporchi di sangue, trovati in un cestino vicino alla sua casa.