Michele Di Bari: “L'ex Moi di Torino verrà sgomberato entro il 2019”

Giornata molto importante per il tema dell'immigrazione. A Torino è andato in scena un incontro tra prefetti, sindaci e rappresentanti della Regione Piemonte. A suggellare l'iniziativa, voluta Claudio Palomba a Palazzo delle Segreterie, la presenza del capo del Dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione del Ministero dell'Interno, prefetto Michele Di Bari. 

Le questioni all'ordine del giorno 

In primo luogo è stato sviscerato il tema dei rimpatri volontari assistiti, per i quali il Dipartimento per l'Immigrazione ha previsto uno stanziamento di 5 milioni di euro. Nel corso dell’incontro, al quale erano presenti, tra gli altri, la sindaca di Torino, Chiara Appendino e l’assessore regionale alla sicurezza, Fabrizio Ricca, è emersa la necessità di declinare progetti individualizzati per consentire a coloro che lo desiderano di lasciare l’Italia con la possibilità di avviare nei rispettivi territori attività e inserimenti lavorativi. Il capo del Dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione del Ministero dell'Interno, prefetto Michele Di Bari ha voluto rassicurare tutti i presenti sull'impegno promesso a favore delle palazzine ex Moi. Di Bari ha sottolineato la solidità del finanziamento alla base di questo progetto. Per i non torinesi stiamo parlando dell'ex villaggio olimpico, dove vivono migliaia e migliaia di persone provenienti, per la maggior parte, dall'Africa. Rifugiati e richiedenti asilo vi dimorano da anni, in particolare dal 2015. Nell'area sono state effettuate numerose operazioni di sgombero, l'ultima delle quali pochi mesi fa: per la precisione l'11 marzo scorso. L'ex Moi ha promesso Di Bari verrà sbomerata totalmente entro la fine del 2019. Di Bari, inoltre, ha mostrato il suo appoggio anche al Comune di Bardonecchia, al quale è stato confermato il sostegno e il contributo all'iniziativa di informazione e assistenza temporanea riguardante i migranti della frontiera italo-francese. Dunque per Di Bari l'ennesima conferma del grande lavoro che sta svolgendo, affinché il Paese possa essere preso come punto di riferimento sulla questione migratoria.