Maxi colpo alla Camorra: 126 arresti in tutta Italia

Blitz nella notte contro la camorra napoletana. n'imponente operazione dei carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Napoli ha portato all'esecuzione su tutto il territorio nazionale di oltre 100 provvedimenti cautelari emessi dal Gip di Napoli su richiesta della Procura. Le misure sono state eseguite ai danni di persone considerate appartenenti ai clan Contini, Mallardo e Licciardi. Nello specifico, sono 126 gli arrestati facenti parte della cosiddetta “Alleanza di Secondigliano”. I reati contestati sono, a vario titolo: associazione di tipo mafioso, traffico di stupefacenti, estorsione, usura. L'attività di indagine è stata condotta con l'apporto della Polizia di Stato e della Dia. La Guardia di Finanza ha sottoposto a sequestro il patrimonio dei clan del valore stimabile sui 130 milioni di euro. Lo scorso 15 marzo erano stati fermati 15 presunti affiliati del clan Sibillo; in quella occasione, era finito in manette anche il presunto secondo killer di Luigi Galletta, vittima innocente di camorra.

Alleanza di Secondigliano

L'Alleanza di Secondigliano viene fondata negli anni '80 da tre persone: Edoardo Contini, detto “O' Romano” (originario del quartiere San Carlo all'Arena di Napoli e boss dell'omonimo clan), Francesco Mallardo detto “Ciccio 'e Calantonio” (proveniente da Giugliano, grosso paese alle porte di Napoli) e soprattutto Gennaro Licciardi, detto “A' Scign” (di Secondigliano, quartire della periferia nord di Napoli). Il “cartello” criminale diventa egemone in pochi anni, conquistando la leadership soprattutto nel lucroso traffico di droga: nello specifico, cocaina dal Sud America ed eroina dall'Asia, importata attraverso l'Albania. L'alleanza comandò in città per oltre dieci anni, passando anche per vere e proprie “guerre” combattute con gruppi rivali, come quella del 1998-1999, che vide contrapposta l'Alleanza di Secondigliano al clan Mazzarella, della zona orientale di Napoli. Il cartello di Secondigliano risultò vincente, ma molte persone rimarranno uccise in entrambi gli schieramenti. Alla fine degli anni novanta l'alleanza subirà un declino: Licciardi, leader storico, morì in galera, Mallardo venne arrestato mentre Contini si diede latitante. Verso l'inizio del 2008 anche Edoardo Contini è stato arrestato, poco dopo l'arresto del suo alleato Vincenzo Licciardi, fratello di Gennaro Licciardi. Per quanto riguarda i Mallardo, attualmente, sono considerati inquadrati nell'orbita del clan dei Casalesi e per questo vengono ritenuti molto potenti e pericolosi.